I mercati scommettono sulla permanenza di Draghi a Palazzo Chigi. Quantomeno in avvio di scambi. Lo spread scende a 201 punti base. Poi sale il nervosismo. Piazza Affari si muove sotto la parità. La volatilità aumenta con il passare dei minuti, inevitabile un po’ di nervosismo tra gli investitori, e infatti dopo la prima mezz’ora Milano accelera al ribasso fino a -0,7% portandosi giù anche l’Ibex spagnolo, tuttavia le perdite rimangono limitate, con le prime parole del premier in Senato i valori si riavvicinano alla parità, mentre gli altri indici europei galleggiano sopra lo zero, in scia ai timori per un rialzo dei tassi da parte della Bce di 50 punti base già nel prossimo meeting di giovedì.

Tuttavia, al di là dei tassi, che ci sarà e il mercato lo ha già scontato, il vero tema è quello che riguarda gli spread e il piano anti frammentazione che l’Eurotower ha già dichiarato essere allo studio da tempo. Intanto nel Regno Unito l’inflazione sale ancora e oltre le aspettative: +9,4% per il mese di giugno, nuovo record storico e superiore al +9,1% stimato dagli analisti.


Grf Ftse Mib by Borsa Italiana

Aspettando Draghi, Diasorin e Stmicroelectronics i titoli migliori

Alle 10.00 il Ftse Mib cede lo 0,4% a 21.566 punti ma, come detto, con l’inizio del discorso del premier ecco che i valori tornano vicini allo zero. Francoforte piatta a 13.308 punti, Parigi guadagna lo 0,2% a 6.213 punti mentre Madrid scivola dello 0,2% a 8.103 punti. Il titolo migliore a Milano è Diasorin, tra i più difensivi: +1%, seguito da Stmicroelectronics, +0,9%. Prosegue anche il rimbalzo di Telecom dopo la buona performance della vigilia a +0,7% dopo aver ceduto parecchio terreno a causa della crisi di governo. Saipem è il titolo più venduto a -2,7%, seguito da Intesa Sanpaolo che cede l’1,8%, prese di beneficio dopo i quasi 6 punti percentuali di rialzo di ieri.

Petrolio in calo dopo 5 sedute positive, euro dollaro stabile

Alleggerisce le posizioni il petrolio dopo cinque sedute positive, tra scorte in aumento e timori di calo della domanda a causa della recessione. Wti a 98,91 dollari al barile, il prezzo sta scendendo di oltre il 4% mentre il Brent scende dell’1,4% sotto quota 106 $. Gas europeo a 162 euro per megawattora (grafico sopra), stoppando un calo durato tre giorni, supportato dai timori che Mosca possa decidere di bloccare il Nord Stream 1 anche dopo i lavori di manutenzione. Valute stabili, con Euro Dollaro a 1,02 e sterlina sotto 1,20 (grafico sotto) con un pattern tecnico che potrebbe anticipare nuovi ribassi. Torna a salire il bitcoin, oltre i 23.500 dollari (+0,6%).