uropa sotto tono. Milano unica piazza a tentare di resistere sopra la parità grazie ai conti di Banco Bpm e Iveco. Permane la cautela in vista dei risultati delle elezioni di medio termine negli Stati Uniti, dove l’onda repubblicana, stando alla stampa Usa, non è stata così travolgente come ci si aspettava. L’appuntamento con il dato dell’inflazione di giovedì resta il market mover della settimana, perché  potrebbe spingere la Fed ad allentare la morsa monetaria, idea che il mercato sta già cavalcando, vedi il forte rialzo dell’oro, di nuovo sopra i 1.700 dollari l’oncia, e il calo progressivo del dollaro che infrange al ribasso la soglia psicologica dei 110 punti sul dollar index.

Iveco, Saipem e Banco Bpm brillanti in avvio

Piazza Affari +0,2% dopo un’ora di scambi. Poi -0,05% a metà mattinata. A sostenere il listino milanese Saipem, che sale del 4% dopo la ripresa della copertura sul titolo da parte di Jp Morgan, con fair value a 1,75. Il mercato accoglie bene la trimestrale di Banco Bpm, in guadagno del 3,7% dopo il -2,6% della vigilia. Conti in crescita per Iveco, che rivede al rialzo le stime sul 2022 grazie alla migliore disponibilità di semiconduttori: il terzo trimestre si chiude così con un aumento dei ricavi consolidati del 19% anno su anno a 3,5 miliardi, un Ebit adjusted di 101 milioni e un utile netto adjusted di 30 milioni.


Grf Ftse Mib by Borsa Italiana

Ferragamo -2,7% dopo i conti

Giorno di bilanci anche per Ferragamo, giù del 2,7% dopo i guadagni della vigilia: i nove mesi si chiudono con un Ebit a 114 milioni di euro, in aumento del 34,8%, e un utile netto a 67 milioni, +69,2%, su ricavi in crescita a 921 milioni (+12,7% a tassi di cambio costanti, +17,2% a tassi correnti). “Siamo particolarmente soddisfatto dell’impatto delle collezioni Primavera-Estate ’23 e del nostro Fashion Show -ha detto Marco Gobbetti, amministratore delegato di Ferragamo- il cui successo ci rende ulteriormente fiduciosi nell’accelerazione degli investimenti nella seconda metà dell’anno e nel rafforzamento delle nostre capacità di supportare il nostro programma di crescita”. Settore del lusso vivace, con Zignano Vetro che segna un rialzo del 4,4% grazie all’utile netto di gruppo di 44,1 milioni di euro.

In calo lo spread, in area 210 punti base, con il rendimento del btp italiano a quota 4,3% e quello del bund tedesco appena sopra il 2,2%. Da monitorare anche il t-note americano aspettando l’esito delle elezioni: il decennale rende il 4,1% mentre il biennale è in area 4,6%. Da segnalare l’ennesimo tonfo del bitcoin, sotto i 18.000 dollari dopo l’acquisizione di Ftx da parte di Binance.

Petrolio sotto gli 89 dollari, già anche il gas

Tra le valute, euro di nuovo sulla parità con il dollaro ma leggermente al di sotto dello zero e passa di mano a 1,0079. Tra le commodity Wti sotto gli 89 dollari al barile nell’incertezza legata al Covid in Cina, dove l’inflazione è scesa al 2,1% su base annuale. Intanto le scorte secondo l’American Petroleum Institute sono aumentate di 1,1 milioni di barili, in salita anche le scorte di benzina (2,6 milioni di barili) nonostante le previsioni per un calo di 1,1 milioni di barili.

Gas europeo attorno ai 115 euro per megawattora (-2,7%, grafico sotto): il clima continua a intaccare la domanda di energia per il riscaldamento, salvaguardando l’utilizzo del gas naturale in stoccaggio per i mesi più freddi. Nel frattempo, la Commissione Europea ha segnalato che non limiterà i prezzi dei carburanti e ha proposto un meccanismo per limitare i picchi eccessivi e ripartire i costi in aumento nel tempo.