Piazza Affari sotto la parità in avvio di scambi, zavorrata dal comparto bancario nel giorno in cui si decidono le elezioni midterm negli Stati Uniti, dove il presidente Joe Biden rischia di perdere la maggioranza al Congresso. A pesare sul listino milanese in particolare sono i conti di Bper Banca, che non piacciono al mercato: il titolo scende del -7%. Terzo trimestre in utile di pertinenza di 81,6 milioni di euro, in calo rispetto agli 84,4 milioni dell’anno precedente ma sopra le attese degli analisti (67 milioni). A pesare, spiega una nota, sono i maggiori costi legati all’acquisizione di Banca Carige.

Migliora la qualità del credito con l’Npe ratio lordo che scende al 4,2%. In un contesto in cui le prospettive economiche sono condizionate da un elevato grado di incertezza legato anche all’evoluzione e alla durata del conflitto in Ucraina, conclude la nota di Bper Banca, la redditività del gruppo continuerà a essere sostenuta da ricavi in crescita grazie al rialzo dei tassi di interesse, alla buona tenuta delle commissioni nette e ad azioni volte a compensare gli impatti inflattivi sui costi.


Grf Ftse Mib by Borsa Italiana

E così Milano si muove con un ribasso dello 0,3% a 23.451 punti in un contesto di mercati europei contrastati, ma cauti. Francoforte sale dello 0,1% a 13.547 punti, mentre Parigi cede lo 0,4% a 6.389 punti. I futures di Wall Street sono negativi in quella che di fatto è la giornata più importante dell’anno, con gli americani richiamati alle urne: Sp500 e Nasdaq -0,2%.

Midterm, ecco come dovrebbero reagire i mercati

Spiega Andrzej Skiba, Head of U.S. Fixed Income di RBC Global Asset Management: “Le elezioni di metà mandato favoriscono storicamente il partito di minoranza, il presidente Biden non ha un indice di gradimento molto alto. Le preoccupazioni per l’inflazione e i timori di una recessione dominano i sondaggi. Il risultato è che i repubblicani possano ottenere il controllo della Camera e del Senato. Questo scenario sarà visto come un cambiamento importante a Washington ma ci aspettiamo una reazione relativamente blanda da parte dei mercati finanziari”.

Stm il più comprato, Bper Banca zavorra alcuni titoli bancari

Tornando al Ftse Mib, come detto Bper Banca zavorrando l’indice e alcuni titoli del comparto bancario, vedi Banco Bpm -1,5% e Banca Generali -1,18%. Sull’ottovolante Tim, dove in caso di accordo tra Cdp e Vivendi i due soci, in cordata, lancerebbero un’opa a 30 centesimi di euro. Con timidi realizzi dopi il rally della vigilia in avvio, poi la ripresa, riportandosi sopra la parità e aggiornando i massimi da agosto a 0,2460 prima di tornare nuovamente sotto lo zero.

Il più comprato è Stmicroelectronics, +1,3%, seguito da Unicredit, +1%, e Amplifon, +0,8%. Fuori dalle blue chip occhi puntati su Webuild, che ha raggiunto un accordo per l’acquisto dell’intero capitale sociale della società australiana Clough Limited e segue l’annuncio del contratto con le ferrovie romene. Il titolo è arrivato a guadagnare fino all’11% tra ieri e oggi.


Grf Bper Banca by Borsa Italiana

Nagel: la Bce non si fermerà. Realizzi sull’euro

Con la giornata scarica sul fronte delle materie prime, da segnalare l’irrequietudine ancora legata all’indice dei prezzi al consumo. Il responsabile politico della Bce Joachim Nagel ha ribadito che l’Eurotower non può rallentare la sua lotta contro l’alta inflazione, anche se tali misure frenano lo sviluppo economico. Su questo fronte l’euro ha recuperato oltre il 3% nelle ultime due sedute mentre nella seduta odierna in corso realizzi, per un ribasso pari a -0,3% a 0,9983 (grafico sotto). Il biglietto verde dal canto suo galleggia sopra quota 110,5, ai minimi dal 24 ottobre.

Sul fronte delle materie prime, con il petrolio in calo dell’1,2% ancora sopra i 90 dollari al barile, da segnalare il nuovo rialzo del gas europeo a 116,5 euro per megawattora, +6,7%, dopo che la Commissione europea ha segnalato che non limiterà i prezzi del carburante. Permane inoltre l’incertezza sui flussi attraverso il gasdotto Yamal poiché la tensione geopolitica con Mosca aumenta, mentre i flussi attraverso il Nord Stream 1 sono già stati ignorati a causa dei danni del gasdotto.