Sono le trimestrali a guidare Piazza Affari in quella che è l’ultima seduta della prima settimana di novembre, con le borse europee che partono contrastate ma girano positive dopo la prima ora di scambi: Milano apre sotto la parità (-0,08% a 22.688 punti), assieme a Madrid, negativa (-0,4%), mentre Francoforte e Parigi mostrano un moderato rialzo, rispettivamente dello 0,6% e dello 0,8%. 


Grf Ftse Mib by Borsa Italiana

Spicca in negativo Leonardo, che perde oltre il 5%, crollando dagli 8,37 euro per azione fino a quota 7,7. L’amministratore delegato Alessandro Profumo ha spiegato durante la presentazione dei conti che “il gruppo attraversa un momento commerciale molto forte con una solida performance, e che il gruppo è sulla buona strada nonostante le pressioni esterne provenienti dalla supply chain e dai costi del lavoro”. Pesa su Leonardo anche quanto detto da Profumo sull’ipotesi della fusione con Fincantieri: “Non si crea valore nel realizzare questa operazione come ha anche detto il ceo di Fincantieri”.

Enel rivede al ribasso la guidance sull’utile netto

Non solo Leonardo. Arretra anche Enel, -2,5%: la compagnia ha rivisto al ribasso la guidance sull’utile netto. Inoltre Morningstar ha tagliato il fair value di Enel a 7,20 euro, decisione motivata dalla crescita degli oneri finanziari a causa dell’innalzamento dei tassi di interesse e del forte indebitamento del gruppo. In calo del 40% da inizio anno (in euro al 24 ottobre 2022), Morningstar aggiunge che Enel è finora la peggiore utility europea in Borsa tra quelle coperte dalle loro analisi.

Tornando alla trimestrale, il gruppo utility e chiude i primi nove mesi del 2022 con ricavi a 108,177 miliardi di euro (+84%) principalmente per le maggiori quantità di energia elettrica e gas vendute a prezzi medi crescenti e per le maggiori quantità di energia elettrica prodotte. L’indebitamento finanziario netto sale 69,736 miliardi (+34,2%). Un aumento riconducibile, secondo Enel, agli investimenti nonché all’effetto cambi negativo. L’ad Francesco Starace ha dichiarato che i risultati dimostrano tutta la resilienza del gruppo, con la conferma della previsione dell’Ebitda ordinario per il 2022 nonostante l’avverso contesto geopolitico, energetico ed economico.


Grf Pirelli by Borsa Italiana

Pirelli e Safilo su, spread a 215 punti base aspettando il Cdm

Tra i titoli più performanti c’è Pirelli: +4,4% (utile nei primi nove mesi in crescita del 52,1% a 359,3 milioni di euro), mentre fuori dal Ftse Mib da segnalare il +4,5% di Safilo, con vendite nette in crescita del 14,9% a 260,3 milioni di euro, ma anche il -7% di Mps con la chiusura dell’aumento di capitale da 2,5 miliardi.

Lo spread rimane in area 215 punti base con il rendimento decennale appena sotto il 4,4%. Da seguire il Consiglio dei ministri in programma nel pomeriggio dove si discuteranno le misure del Nadef. Il tesoretto lasciato dal governo Draghi dovrebbe ammontare a 15 miliardi di euro, destinati ad aiutare famiglie e imprese contro il caro bollette.

Risalgono ai massimi di tre settimane petrolio e gas

In questo contesto il petrolio risale sopra i 90 dollari al barile (grafico sotto) verso i massimi delle ultime tre settimane. Le prospettive di restrizione dell’offerta con l’inverno che si avvicina stanno superando i timori del rallentamento economico globale. L’Opec ha attuato ampi tagli alla produzione questo mese. Il divieto dell’Unione Europea sul petrolio russo dovrebbe entrare in vigore a dicembre e la Cina sta inviando segnali sempre più chiari di un allentamento delle politiche zero covid (e infatti l’azionario asiatico ha chiuso la miglior settimana da aprile). Da giugno il prezzo rimane comunque in calo del 30%, sotto pressione per le decisioni delle banche centrali.

Anche il gas risale a 130 euro per megawattora. Come per il petrolio siamo ai massimi delle ultime tre settimane. Nuovi guasti nell’impianto di Freeport in Texas hanno rallentato i flussi di Gnl dagli Stati Uniti. Guardando al futuro, iniziano ad aumentare le preoccupazioni sulle riserve per il prossimo anno poiché i flussi di gas russo attraverso il Nord Stream 1 sono rimasti a zero e c’è la possibilità che i flussi rimanenti attraverso l’Ucraina e TurkStream vengano interrotti.

Cambi, frena il dollaro. Timido rimbalzo per euro e sterlina

Guardando l’agenda macro, Pmi dei servizi in calo per l’Italia: 46,4 a ottobre, al di sotto del 48,5 previsto dagli analisti e del 48,8 del mese di settembre. Si tratta del dato più basso da gennaio 2021. In contrazione anche gli ordini alle fabbriche tedesche su base mensile: -4%, il dato delude  se guardiamo il -0,5% stimato dal mercato e il -2% del mese precedente.

Sul fronte del mercato valutario si fermano a sei le sedute positive consecutive per il dollaro, risalito a 112,6 sul proprio indice principale dopo una settimana all’insegna del rialzo dei tassi e dlele banche centrali. La Fed ha portato il tasso di riferimento al 4% annunciando nuovi rialzi, senza però escludere (né confermare) un rallentamento della politica restrittiva adottata per frenare l’inflazione. Anche la Bank of England ha portato i tassi al 3% e anticipando una recessione probabile per il 2023 e per il 2024. Mossa che ha fatto crollare la sterlina a 1,115, sui minimi del mese di ottobre, per poi trovare un rimbalzo nella seduta odierna dello 0,6% (grafico sotto). Più timido l’euro, +0,3% e ancora ben al di sotto della parità con il dollaro (0,9780).

Christine Lagarde, che parlerà anche oggi, ha ammesso che la lieve recessione del prossimo anno non le impedirà di continuare ad alzare i tassi. Tuttavia, ha spiegato il governatore di Banca d’Italia Ignazio Visco, la Bce non si muoverà in maniera simmetrica con la Fed. Anche perché l’Eurotower ha come obiettivo il 2% dell’indice dei prezzi al consumo perché inserito nello statuto, al contrario della Federal Reserve.