Donato Parete ha da sempre coltivato l’interesse per i mercati finanziari, la gestione e la protezione patrimoniale. Dopo la laurea in Economia Aziendale, ed essere stato studente presso l’Università Bocconi di Milano, ha conseguito il master in Tutela e trasmissione dei patrimoni e la qualifica di Tep (“Trust and estate practitioners”). È iscritto all’Ordine professionale internazionale …

BORSAPERTA

Si fermano a cinque le sedute consecutive di rialzo per Piazza Affari. Che rifiata, così come le altre borse europee anche se in maniera diversa. Sarà che la corsa è stata sostenuta. Sarà che si avvicina l’ultima settimana di luglio, decisiva per quanto verrà stabilito da Fed e Bce per quanto riguarda le mosse di politica monetaria, presumibilmente l’ultimo rialzo dei tassi prima dell’assestamento. Sarà che Wells Fargo, Jp Morgan e Citi hanno dato il via alla stagione delle trimestrali oltreoceano, tutte superiori alle attese.

E così le prese di beneficio ci sono, ma moderate: Milano ha limato dello 0,39%, con lo spread che rimane sotto i 170 punti base mentre il rendimento dei Btp a dieci anni rimane in area 4,16%, stabile anche il Bund tedesco appena sotto il 2,5%. Nel resto del vecchio continente, Francoforte chiude con un -0,2% a 16.105 punti, Parigi appena sopra la parità: +0,06% a 7.375 punti.


Grf Ftse Mib by Borsa Italiana

Non solo trimestrali: Enel, A2A, Saipem, Eni, Mps, Bper, Stm

Se da una parte Piazza Affari ha risentito della debolezza di gas e petrolio, e quindi giù le utility, a partire da Enel -1,4% e A2A -1,18%, ma anche Eni -1,4% e Saipem -1,7%,  dall’altra alcuni titoli bancari hanno invertito rotta sul finale, proprio grazie al buon risultato delle trimestrali americane: Mps +1,7% in questo senso è il titolo migliore, perché beneficia ancora della speculazione in considerazione del fatto che entro il prossimo anno il Tesoro, in base agli impegni presi con l’Europa, dovrà uscire dal capitale. Bper ha invece perso il -0,82%, prese di beneficio per il titolo più performante tra gli istituti di credito. Banco Bpm -2,15%, Intesa Sanpaolo -0,55%, e Unicredit -0,73% chiudono il quadro, con Mediobanca che invece ha difeso le posizioni, con il mercato che già si interroga sugli assetti che si formeranno all’assemblea del prossimo autunno.

Il giudizio favorevole di Jefferies sul settore dei chip ha favorito per gran parte della giornata Stmicroelectronics, che ha rallentato nel finale, +0,38%: il settore è visto in forte miglioramento negli anni venturi grazie alle richieste di cloud, intelligenze artificiali e Internet delle cose.