I mercati europei chiudono la giornata in ribasso dopo aver recuperato dai minimi di seduta della mattina. A pesare sul sentiment degli investitori la prospettiva di nuovi rialzi dei tassi di interesse, in scia a quanto annunciato oggi dalla banca centrale svedese (+50 punti base) e le rinnovate tensioni sul comparto finanziario innescate dai dati trimestrali della statunitense First Republic Bank. Oltre alle banche sono venduti i titoli del lusso (dopo i risultati sotto le attese di Kering) e del comparto tech (dopo i dati deludenti di Dassault e Asm International).

Sulla parità lo spread a quota 188 punti base. Il rendimento del Btp decennale si posiziona al 4,26%. Al momento l’obbligazionario italiano non viene toccato dalla proposta presentata dalla Commissione europea sul nuovo patto di stabilità. Il testo dovrà fare un lungo iter (serve il via libera da parte di Eurogruppo, Ecofin, Consiglio poi Parlamento europeo). E neanche i fantasmi del declassamento a “spazzatura” da parte delle agenzie di rating, almeno per il momento, hanno impattato negativamente.


Grf Ftse Mib by Borsa Italiana

Piazza Affari riduce le perdite, Tenaris il più comprato. Giù le banche

Piazza Affari chiude con un ribasso del –0,53% a 27.108 punti. Fiacca Francoforte, -0,48% a 15.796 punti. Si concentrano infine le vendite su Parigi, -0,86% a 7.467 punti.

Andamento positivo per Tenaris, il titolo più comprato: +1,58%. Giornata moderatamente positiva per Tim: +1,08%. Buona seduta per Amplifon, +1,03%, stesso guadagno per Pirelli.

I più forti ribassi, invece, si verificano come detto sugli istituti di credito. Bper chiude la seduta con -6,73%. Giù Banco Bpm, -5,57%. In apnea Mps che arretra del -5,43%. Da segnalare il -3,7% di Juventus, sull’imminente e possibile decisione dell’Uefa di eliminare il club dalle coppe europee nella prossima stagione (qui le ultime notizie).

Euro dollaro in aumento, +0,7%, e raggiunge nuovamente quota 1,105. Sostanzialmente stabile l’oro, che continua la sessione sui livelli della vigilia a 1.996,5 dollari l’oncia. Prevale la cautela sul mercato petrolifero, con il petrolio che continua la seduta con un leggero calo dello 0,29%.