Per la Cina non c’è tregua. Ancora nuovi casi Covid. Ancora restrizioni. Le borse asiatiche soffrono, con Shanghai quasi piatta, +0,1%, Shenzhen -1,1%, negativa anche Hong Kong -1,3% mentre Tokyo chiude positiva, +0,6%. Le autorità di Pechino hanno invitato le banche a fornire liquidità ai soggetti messi in difficoltà dai lockdown. La richiesta è contenuta in una nota congiunta diffusa stanotte da Commissione di regolazione di banche ed assicurazioni e banca centrale. I due soggetti promettono “ogni sforzo” per fare in modo che siano stabilizzati gli investimenti, vengano promossi i consumi e sia assicurato il benessere.

Tregua, invece, sembra provenire dalla Federal Reserve, dopo che Loretta Mester della Fed di Cleveland e Mary Daly di San Francisco hanno rafforzato nelle ultime ore le aspettative di un rialzo tassi più moderato rispetto agli ultimi mesi. Il dollaro reagisce al ribasso, -0,3% (grafico sotto) con il paniere principale che rimane appena sopra quota 107. L’Europa ha aperto in maniera mista, con gli investitori che continuano a valutare la potenziale direzione della politica monetaria della Bce e i rischi per la crescita dell’economia globale.

Mercati contrastati. Meloni, via libera alla legge di bilancio

Piazza Affari è piatta, +0,05% a 24.369 punti all’indomani dell’approvazione, avvenuta nella notte, della prima legge di bilancio del governo Meloni, che si concentra sul contenimento delle bollette energetiche e su tagli alle tasse dal prossimo anno per i lavoratori dipendenti e autonomi. Francoforte si muove sotto la parità: -0,16% a 14.356 punti. Debole anche Parigi, -0,2% a 6.619 punti. Spread a 196 punti, con il decennale italiano sotto il 4% e il bund tedesco appena sopra il 2% di rendimento.

Sono gli energetici a far galleggiare il listino milanese sopra lo zero nella prima ora di scambi. Tenaris porta il rally più consistente: +4,8%, segue Saipem che sale del 3%, e poi Eni e Saras: +2,7% dopo il “rimbalzone” del petrolio, che ha infranto al ribasso i 76 dollari al barile per poi tornare sopra quota 80 $. Decisiva in questo senso l’Arabia Saudita, che ha categoricamente negato che l’Opec+ stia pensando di aumentare la produzione (riducendo così i prezzi) come aveva scritto il Wall Street Journal. Almeno fino alla prossima riunione del cartello, a Vienna, il prossimo 4 dicembre.

Tornando a Piazza Affari, si muove positiva anche Enel (+2%) dopo il piano industriale e la dichiarazione di aver intenzione di vendere asset per 21 miliardi di euro per tagliare il debito. Dividendo confermato, con cedola di 0,43 euro nel periodo 2023-2025. Vendite su Nexi, Amplifon e Ferrari, tutti e tre in perdita attorno all’1,6%.


Grf Ftse Mib by Borsa Italiana

Forex, euro sui massimi di agosto

Sul Forex l’euro consolida i minimi della vigilia a 1,0270, rimanendo comunque sui massimi da agosto. Gli investitori stanno scaricando le valute più rischiose sulla prospettiva dell’indebolimento della crescita globale, con il ritorno di restrizioni più severe in Cina. Il presidente della Bce Christine Lagarde ha dichiarato la scorsa settimana che la banca centrale continuerà ad alzare i tassi poiché l’inflazione nell’Eurozona ha raggiunto il massimo storico del 10,6% in ottobre, molto al di sopra dell’obiettivo del 2%, e anche una recessione è considerata improbabile per allentare le pressioni sui prezzi abbastanza da permettere alla Bce di frenare. Gli investitori sono ora divisi tra il prezzo di un aumento di 50 e 75 punti base a dicembre dopo che la banca centrale ha aumentato i tassi di 200 punti base senza precedenti da luglio.

“Il crollo di Ftx come Enron”

Il bitcoin rimbalza dai minimi da dicembre 2020 toccati ieri, a 15.840 dollari. Peter Berezin, chief global strategist di Bca Research ha scritto ieri una nota che la bancarotta di Ftx è da paragonare al collasso di Enron, più che al crollo di Lehman Brothers, in quanto il mondo crypto si regge sui traballanti pilastri della frode e dell’avidità. Nel report, viene confermato il target price di medio periodo, 5.000 dollari.