Effetti limitati. James Bullard, presidente della Fed di St Louis e tra i più falchi del board della Fed, ha usato queste parole per definire l’impatto del rialzo dei tassi fino a oggi sull’inflazione. Non solo. Ha previsto il raggiungimento tra il 5 e il 7% dei tassi di riferimento negli Usa. Ben al di sopra delle aspettative. E complici i dati macro americani misti, tra richieste per la disoccupazione continua in lieve rialzo, ma con le richieste iniziali per il sussidio in calo, giovedì i mercati hanno chiuso negativi, con tanto di tonfo per le materie prime, a partire dal petrolio, -3,8% a ridosso di 82 $ (grafico sotto) sui timori che a questo punto la stretta monetaria possa rimanere aggressiva, danneggiando l’economia globale, in primis la domanda di energia.

Europa a caccia del rimbalzo, stasera Fitch sul rating italiano

Le borse europee, che giovedì hanno subito il dato dell’inflazione dell’Eurozona a ottobre, appena sotto le aspettative il 10,6% di ottobre ma ben al di sopra del 9,9% di settembre, provano a ripartire con un rimbalzo dopo due sedute di fila negative. Piazza Affari, che non risentirà dell’eventuale giudizio di Fitch, che si esprime in serata, sale dello 0,6% a 24.490 punti. Francoforte guadagna lo 0,4% a 14.335 punti, infine Parigi: +0,6% a 6.617 punti. Lo spread arretra a 193 punti base, con il btp decennale che continua a ballare appena sotto il 4% di rendimento, vicino ai minimi da quando Giorgia Meloni è presidente del Consiglio. Come detto, a borse Ue chiuse è atteso il giudizio di Fitch sul rating dell’Italia, attualmente BBB. In lieve rialzo il bund tedesco, che rende il 2%.


Grf Ftse Mib by Borsa Italiana

WeBuild, contratto da 441 milioni in Romania. Bene Enel ed Eni

WeBuild è tra i titoli protagonisti di oggi, con un boom dell’1,6% grazie al nuovo contratto chiuso in Romania che vale 441 milioni di euro per potenziare il corridoio Reno-Danubio della rete transeuropea di trasporto Ten-T. “Commesse, spiega la società in una nota, che spingono a un valore complessivo di 2 miliardi i contratti aggiudicati e in corso di finalizzazione nel Paese per il gruppo,
finanziati per la maggior parte da fondi europei”. Sul Ftse Mib corrono Enel ed Eni, che crescono dell’1,6% e dell’1,1%dopo gli annunci della vigilia riguardanti nuovi investimenti sull’energia solare all’estero. Ma anche A2A, +1,9%, Saipem e Tenaris, +1,3%, che attendono la ripresa del petrolio dopo il rosso di giovedì. Diasorin, -1,1%, e Ferrari, -0,8%, sono invece i titoli peggiori dopo la prima mezz’ora di scambi.

Giappone, inflazione record dal 1982

Tra gli appuntamenti odierni, il presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde parlerà al Congresso Bancario Europeo di Francoforte, e il suo discorso verrà analizzato alla ricerca di indizi sull’aumento dei tassi di interesse nell’Eurozona. Mentre nella notte poca spinta è arrivata dai listini asiatici, dove la corsa dei tecnologici a Hong Kong si è affievolita nel corso della seduta e la Borsa di Tokyo ha terminato poco sotto la parità: il Giappone fa i conti con un’inflazione record dal 1982 al 3,7%, in un contesto di debolezza dello yen rispetto al dollaro.

Il dato è decisamente al di sotto della doppia cifra in Italia e in Germania (ma anche degli Usa). Fa notizia perché l’indice dei prezzi al consumo nipponico è storicamente basso per la cultura che c’è in Giappone. Spiega Gloria Grigolon, marketing manager di Pictet Am: “La ragione è da ricercare nella cultura giapponese. Le aziende, all’aumnentare dei costi delle materie prime, sono restie a trasferire i rincari sui consumatori finali, preferendo ridurre i propri profitti o tagliare i costi, tra cui anche i salari”.

Rallentano i metalli preziosi

Tornando alle materie prime, detto del petrolio, che risente anche delle difficoltà con cui la Cina sta cercando di superare il Covid, 25.000 nuovi casi il 17 novembre, il livello più alto da aprile tra Guangzhou e Chongqing, tra le regioni più popolose del Paese, da segnalare i ribassi attorno al 6-7% dei metalli preziosi e industriali questa settimana, dopo il rally che li ha contraddistinti la scorsa ottava con tanto di coda lunedì, giorno in cui oro, argento, rame e platinoidi hanno raggiunto i massimi da giugno, eccezion fatta per il metallo giallo, cresciuto fino a 1.786 dollari l’oncia, livello che non si vedeva da agosto, per poi scendere del 3% tra martedì e venerdì.


source: tradingeconomics.com

Sterlina in lieve rialzo, vendite al dettaglio Uk -6% rispetto al 2021

Le dichiarazioni di Bullard hanno risvegliato il dollaro, risalito dello 0,4%. Euro stabile a 1,0352, sterlina in lieve rialzo,+0,2% a 1,189 dopo i dati macro pubblicati stamattina, che vedono la fiducia dei consumatori in lieve ripresa: -44 a novembre contro il -47 di ottobre e il -52 di agosto. Inoltre, le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0,6% su base mensile, un risultato migliore del previsto, anche se rappresenta comunque un calo del 6,1% rispetto all’anno scorso. Sempre stamattina, il cancelliere britannico Jeremy Hunt ha confermato che il Paese è in recessione, annunciando 55 miliardi di sterline di aumenti delle tasse e tagli alla spesa.

Caso Ftx: “Completo fallimento dei controlli aziendali”

In chiusura da segnalare il bitcoin che tiene le posizioni sui 16.800 dollari. John J. Ray III, il commercialista incaricato di supervisionare le procedure fallimentari di Ftx e delle sue affiliate, ha dichiarato ieri in tribunale che il sistema dei controlli, come minimo poco rigorosi, non permettono di capire quanto denaro abbia a disposizione la società. “Nella mia carriera non ho mai assistito a un così completo fallimento dei controlli aziendali e a una così totale assenza di informazioni finanziare affidabili come in questo caso, ha dichiarato Ray, che in passato ha seguito anche il caso di Enron.