Cresce oltre le attese la produzione industriale in Italia. Ad agosto +2,9% su base annuale (grafico sotto)a fronte di un -0,4% atteso e di un -1,3% di luglio. Si tratta della prima rilevazione positiva dopo due di fila negative. Anche su base mensile il dato è migliore delle previsioni: +2,3% contro lo 0,2% del consensus e lo 0,5% del mese precedente. Ciò nonostante Piazza Affari è l’indice peggiore in Europa, in una seduta che comunque si tinge ancora una volta di rosso e il quinto aggiornamento consecutivo dei minimi per tutte le borse del vecchio continente.

A incidere, sul Ftse Mib, anche la lentezza con cui la maggioranza che ha vinto le elezioni sta formando il governo. Milano scivola dell’1,5% a 20.597 punti. Francoforte perde lo 0,6% a 12.188 punti. Parigi scende dello 0,6% a 5.809 punti mentre Madrid è indietro dell’1,1% a 7.332 punti. Forte volatilità sullo spread, oltre i 250 punti alla vigilia, per poi rientrare sotto i 230 nel corso della seduta, infine riportarsi appena sopra quota 240. Il rendimento del btp ha di nuovo raggiunto il 4,7% mentre il bund consolida i massimi della vigilia a 2,3%.


Grf Ftse Mib by Borsa Italiana

Sul mercato i timori della recessione e dell’escalation militare

Il mercato attende il dato dell’inflazione negli Stati Uniti e lo fa senza alcuna voglia di investire. Wall Street ha chiuso sui minimi degli ultimi due anni, con una recessione prevista negli Stati Uniti tra sei, massimo nove mesi secondo il ceo di Jp Morgan. C’è inoltre il timore di una stagflazione in Europa, dove la guerra non invia segnali di tregua, anzi: dopo l’attacco al ponte della Crimea e la risposta con i missili su Kiev di Mosca, il presidente russo Vladimir Putin ha rivolto chiare minacce sia agli Usa che all’Unione Europea. Tra gli altri dati macro, da segnalare il dato sul tasso di disoccupazione nel Regno Unito: +3,5% ad agosto (+3,6% il dato atteso e quello precedente).

Tornando a Piazza Affari, sul Ftse Mib si salvano i titoli difensivi, come Campari, +1,6%, Recordati, +1,3%, e e Diasorin, +1,1%. Forti venite sul comparto bancario, come spesso capita quando è in corso una forte speculazione sul mercato italiano, a partire da Banco Bpm, -4,5%, Bper Banca -3,6% e Unicredit -3,1%.

Dollaro sopra i 113, petrolio e metalli preziosi giù, gas di nuovo su

Sul fronte delle valute, il dollaro si mantiene sopra i 113 punti, euro dollaro si mantiene sopra 0,9710 (+0,1%), mentre è di nuovo in calo la sterlina a 1,1050, -0,12%. Il petrolio torna a scendere sui timori di un rallentamento globale dovuto agli scenari di recessione e di stagflazione e scivola sotto i 90 dollari al barile. Con esso anche i metalli preziosi, a partire dall’oro, di nuovo a rincorrere la soglia psicologica dei 1.680 dollari l’oncia che però si riporta sopra la parità dopo un’ora di scambi in Europa. Sotto i 20 dollari l’argento, ma occhio al gas europeo, che torna sopra i 160 euro per megawattora, a causa della nuova escalation di tensioni tra Russia e Ucraina e al rinvio a novembre dell’Ue sul price gap.