Parte forte Piazza Affari: +1,16% in apertura. Ai massimi dal 26 agosto. Sopra quota 22.300 e in gap up di una manciata di punti. Tanto basta per essere il miglior indice in avvio di scambi tra le borse europee nella settimana chiave per la Fed, con il dato dell’inflazione americana che verrà pubblicato nella giornata di martedì. Le previsioni dicono: 8,1%. Se fosse così sarebbe la conferma che i prezzi al consumo abbiano raggiunto il picco con il 9,1% di luglio, considerato l’8,7% rilevato ad agosto e darebbe nuovo ossigeno ai mercati, nonostante la Federal Reserve abbia ribadito in più di un’occasione che la strategia hawkish è ancora lontana da un allentamento, poiché l’inflazione è destinata a rimanere alta anche nei prossimi mesi.


Grf Ftse Mib by Borsa Italiana

Ma le borse sono positive anche in virtù delle notizie che provengono dal fronte di guerra, con l’Ucraina che ha ripreso alcune aree chiave nella regione di Kharkiv, mentre sul fronte della crisi energetica venerdì i ministri dell’Energia dell’Ue hanno concordato sulla necessità di un’azione urgente, approvando alcune misure tra cui un tetto alle entrate in eccesso realizzate dalle centrali elettriche: c’è da dire che il price gap al prezzo del solo gas russo non ha ricevuto, per ora, sostegno sufficiente.

A Piazza Affari bene i bancari e il settore oil, giù le utility

Dopo la prima mezz’ora di contrattazioni Francoforte guadagna dell’1,2% a 13.255 punti. Parigi sale dello 0,8% a 6.259 punti mentre Madrid cresce dello +0,9% a 8.106 punti. Lo spread è in lieve rialzo a 233 punti base, con il btp decennale che rimane appena sopra il 4% di rendimento ai massimi da metà giugno.

Il titolo più acquistato di Piazza Affari è Bper Banca: +3,5% dopo aver raggiunto il 96% del capitale di Banca Carige. Segue Saipem: +3,11% e in generale il settore oil ed energetico. Fuori dalle blue chip buona la performance di Mps, per l’istituto senese un balzo del +3,9% dopo la notizia riportata da Bloomberg secondo cui la banca dovrebbe rinviare l’aumento di capitale in attesa del nuovo governo, stando al responsabile economco di Fratelli d’Italia Maurizio Leo. Debole il settore utility, con Italgas che cede lo 0,5%, peggior titolo di Piazza Affari in apertura, e Stmicroelectronics, -0,4%.


Grf Bper Banca by Borsa Italiana

Gas sotto i 200 euro per megawattora, petrolio sui massimi di venerdì

Sul fronte delle materie prime il gas europeo rimane abbondantemente sotto i 200 euro al megawattora, a quota 191 €, un calo del 7,3% (grafico sotto) su livelli che non si vedevano da un mese. Gli investitori apprezzano gli sforzi dei governi europei per frenare i prezzi e i dati recenti che hanno mostrato un riempimento più veloce delle attese dei siti di stoccaggio di gas naturale.

Il petrolio supera gli 87 dollari al barile, con un rialzo dello 0,7%, andando a consolidare i massimi di venerdì, seduta di rimbalzo dopo l’ennesima settimana di ribassi, contraddistinti dalle preoccupazioni per un indebolimento delle prospettive della domanda e un piano, guidato dagli Stati Uniti, per imporre un limite di prezzo al petrolio russo, mentre da dicembre dovrebbe iniziare il piano Ue per limitare le entrate energetiche di Mosca. Il presidente russo Vladimir Putin ha minacciato di fermare tutte le esportazioni di energia verso l’Europa se il price gap dovesse essere approvato.

Prese di beneficio sul dollaro, l’euro recupera ancora

Guardando al mercato valutario, nuovo tentativo di recupero da parte dell’euro: +1% e al di sopra di 1,015 nel cambio con il dollaro, ai massimi dal 17 agosto, dopo la decisione della Bce che ha aumentato i tassi di 75 punti base. Occhio anche alla dichiarazione del presidente della Bundesbank Joachim Nagel, secondo cui ulteriori chiari passi andranno effettuati se l’inflazione non dovesse rallentare. In giornata parleranno anche il vicepresidente dell’Eurotower Luis De Guindos e il membro del board Isabel Schnabel.

Il dollaro si è allontanato dai massimi degli ultimi 20 anni in scia alle prese di profitto degli investitori: 107,9 è il valore sul dollar index, in calo dello 0,9% ai minimi dal 26 agosto e -2,6% nelle ultime tre sedute. Occhio anche alla sterlina, che avanza a 1,1686, +0,8% su valori record per il mese di settembre, dopo la pubblicazione del Pil del Regno Unito del mese di luglio: +0,2% su base mensile (grafico sotto), un rimbalzo rispetto al -0,6% di giugno ma sotto le previsioni di mercato (+0,4%).