Difende i 27.000 punti Piazza Affari. Chiude gli scambi agganciando la media mobile a 50 periodi su base giornaliera ma sotto la parità, al termine di quella che è la seconda settimana di fila negativa e soprattutto al termine del mese in cui ha superato i 28.100 punti per la prima volta da gennaio 2022 (ad aprile -0,13% dopo il -0,4% di marzo).

Le utility e gli energetici non tengono il passo all’indietro dei bancari, che registrano un’altra pioggia di vendite, confermandosi il comparto più volatile del momento. Il Ftse Mib chiude così con un ribasso del -0,3% a 27.077 punti. Francoforte in controtendenza risale del +0,7% a 15.922 punti mentre Parigi cresce del +0,1% a 7.492 punti. Lo spread torna sotto i 190 punti, con il rendimento del Btp che scende al 4,1%, giù anche il Bund tedesco: 2,3%. E questo grazie anche a Banca d’Italia, che ha sottolineato come l’impatto delle tensioni bancarie sui mercati internazionali è stato limitato. E che i rischi per la stabilità finanziaria in Italia pesano allo stesso modo degli altri paesi dell’area euro.


Grf Ftse Mib by Borsa Italiana

Con l’eccezione di Piazza Affari i listini europei beneficiano dell’andamento di Wall Street, dove gli indici Dow Jones (+0,4%) e S&P 500 (+0,2%) sono in guadagno al giro di boa grazie ai buoni risultati di Exxon e Intel (+6%, le vendite dei chip nel corso dell’anno miglioreranno), che attenuano l’impatto di Amazon, in fase di rallentamento per quanto riguarda la crescita del cloud, che mette in ombra le trimestrali migliori del previsto (-3,9%). I dati macro hanno rafforzato inoltre le aspettative di un aumento dei tassi di interesse di 25 punti base da parte della Federal Reserve la prossima settimana.

Piazza Affari, chi sale e chi scende

Come detto, sono i titoli petroliferi a crescere maggiormente a Piazza Affari: incidono i conti relativi ai primi mesi del 2023 di Eni, +1,9%, che incassa il giudizio “buy” di Banca Akros, Equita Sim e Goldma Sachs. ne approfitta allora Saipem, il titolo migliore, che chiude con un +2,9% a 1,38 euro ad azione. Tenaris +2,8% sopra i 13 euro. Acquisti anche su Prysmian: +2,4%. Forti le vendite sul settore bancario: Mps scende del -4,2%, Banco Bpm -4,1%. Pesanti anche Bper Banca -4% e Unicredit -3,7%. Il pericolo rialzo dei tassi vale anche per il vecchio continente. Inoltre, le banche erano reduci da un forte rimbalzo nella sessione precedente.