Nella quiete dopo la tempesta le borse europee registrano un cauto rialzo con Piazza Affari sopra la media tra gli indici principali, sostenuta da Mps, il resto delle banche e dalle buone trimestrali. Più in generale il rialzo dei tassi di Fed e Bce non ha lasciato indifferenti i mercati finanziari, che hanno registrato particolare volatilità nelle ultime settimane. Ora però si attende il test del tasso di crescita dell’inflazione americana ad aprile il prossimo mercoledì in grado di dare i primi spunti sulle prossime mosse della Federal Reserve. In questo senso è interessante il dato delle aspettative di inflazione per l’orizzonte di un anno negli Stati Uniti, scese al 4,4% dal 4,7% del mese precedente (grafico sotto).

Meno volatilità anche sui volumi, con Londra chiusa per la festività legata all’incoronazione. Milano conclude con un rialzo del +0,28% a 27.426 punti. Francoforte poco mossa: -0,05% a 15.953 punti mentre Parigi guadagna lo 0,1% a 7.441 punti. Lo spread resta appena sopra i 190 punti base, con il rendimento del Btp decennale in linea con i valori espressi la scorsa settimana: 4,2%, così come quello del Bund tedesco: 2,3%.

A Wall Street, dopo un avvio positivo, gli indici principali hanno invertito la rotta girando lievemente negativi, al giro di boa il peggiore è il Nasdaq con -0,3%,  in difficoltà il settore tecnologico e immobiliare . Guadagni sulle banche regionali, con le azioni di PacWest in aumento del 29% dopo che l’istituto di credito ha ridotto il dividendo trimestrale. Anche il settore dell’energia è stato positivo poiché i prezzi del petrolio sono aumentati.


Grf Ftse Mib by Borsa Italiana

Piazza Affari: salgono le banche con Mps, occhio ai conti di Banco Bpm

Titoli bancari in risalto: il più acquistato è Mps: +5,8% a 2,16 euro ad azione, un rally sostenuto dall’appetibilità legata all’m&a aspettando i risultati del primo trimestre attesi per domani mattina. In giornata è stato stipulato dell’atto di fusione relativo all’incorporazione di Mps Capital Services in Banca Monte dei Paschi di Siena, in esecuzione delle deliberazioni assunte in data 30 marzo 2023.

A mercati chiusi spicca il bilancio di Banco Bpm (+1,2%), che presenta la trimestrale con forte incremento dell’utile netto (+49,2% su base annuale e oltre il consensus Reuters) e un margine di interesse record, alzando la guidance dell’utile per questo e per il prossimo anno. La banca prevede di distribuire ai soci 1,25 miliardi tra il 2023 e il 2024. Il doppio rispetto al biennio 2021-22.  Segue Cnh Industrial: +2,6% a quota 13 euro, cifra tonda, anche in questo caso pesano positivamente i risultati trimestrali sopra le attese. Infine Nexi, che cresce dell’1,4%. Negativa Diasorin, -2,3%, titolo peggiore, seguito da Interpump e Inwit (-1,4%).

Da segnalare anche, fuori dal paniere principale, il rialzo del 3,1% di Autogrill: il mercato sta scommettendo su un rilancio di Dufry, dopo la proroga del periodo di offerta dell’operatore svizzero.

Dollaro debole, petrolio ancora in rally

Sul fronte valutario il dollaro continua a restare vicino ai supporti dei minimi da aprile 2022 in area 101,16 (grafico sopra) contribuendo al rimbalzo per quanto riguarda i prezzi del petrolio, sopra i 73 dollari l’oncia al giro di boa, dieci dollari più dei minimi dell’ultimo anno e mezzo (63,6 dollari) raggiunti il 4 maggio scorso.

I dati sull’occupazione negli Stati Uniti e la crescita dei salari più forti del previsto hanno evidenziato che l’economia statunitense sta andando bene nonostante l’elevata inflazione e l’aumento dei tassi di interesse. Inoltre, durante il fine settimana, gli analisti di Goldman Sachs hanno suggerito che le preoccupazioni sulla domanda a breve termine dovute allo stress nel sistema bancario statunitense e al rallentamento industriale, nonché all’elevata offerta globale, erano state sopravvalutate.