E venne il giorno del probabile sì del Cda al maxi compenso fino a 9,75 milioni di euro per Andrea Orcel. Il Consiglio di amministrazione di Unicredit si riunisce in giornata. E stando alle ultime indiscrezioni, l’assemblea sarà dalla parte dell’amministratore delegato, per il 60-70% dei soci.

Ecco perché Unicredit, +0,3% in avvio, nella seduta odierna è il titolo da seguire con più attenzione a Piazza Affari (+0,1%), che cerca di consolidare i 27.000 punti al di sopra dei quali ha concluso la sessione della vigilia anche se dopo mezz’ora ritraccia in territorio negativo con le banche in rosso. In generale l’Europa si muove con un aumento frazionale, dopo una seduta asiatica tonica e la chiusura al rialzo di Wall Street, che osserva con attenzione le vicende che riguardano Donald Trump, primo ex presidente Usa che deve affrontare un’accusa penale.

Francoforte si muove con un guadagno dello 0,2% a 15.563 punti, stesso movimento per Parigi: +0,2% a 7.285 punti. Lo spread centra i 185 punti con i rendimenti che consolidano i recenti rialzi: +4,2% per il Btp, +2,3% per il Bund tedesco.


Grf Ftse Mib by Borsa Italiana

Si guarda all’inflazione: in mattinata il dato Ue di marzo

Tornato il sereno sul fronte della crisi bancaria, l’Europa torna a concentrarsi sull’inflazione. In tarda mattinata uscirà il dato di marzo (grafico sotto), mentre arrivano chiari segnali di distensione da diversi paesi dell’Eurozona.

In Spagna e in Olanda il tasso di crescita si è dimezzato nel mese di marzo oltre ogni aspettativa: ai minimi degli ultimi 17 mesi nei Paesi Bassi, +4,4% (a febbraio il valore era stato pari a +8%), discorso simile per la Spagna, dove l’indice dei prezzi al consumo è sceso addirittura al +3,3% dopo il +6% del mese precedente, il più basso da agosto 2021.

Anche in Germania l’inflazione va giù: +7,4% a marzo, in calo rispetto all’8,7% di gennaio e febbraio. Ma si muove leggermente al di sopra delle attese (+7,3%), per quanto sia il livello più basso da agosto 2022.

Storie di borsa, Unicredit ma non solo: Tim e Prysmian

Non solo Unicredit. A Piazza Affari occhi puntati su Tim, in apertura il titolo migliore con un rialzo dell’1,1% seguito da Moncler e Mediobanca (+0,7%).  Giovedì in Brasile è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il via libera dell’Agenzia nazionale delle telecomunicazioni all’incorporazione di Oi Movel da parte di Tim Brasil, che rappresenta un altro passo avanti per il completamento del processo di trasferimento degli asset da Oi Movel a Tim, che dovrebbe dare quindi vita alla nuova Tim Brasil.

C’è poi Prysmian, +0,3% e già aggiornati i massimi dal 10 marzo scorso, con le dichiarazioni del Cfo Pier Francesco Facchini a Reuters, secondo cui la compagnia potrebbe estendere l’orizzonte temporale del proprio piano investimenti per finanziare nuove opportunità di crescita e capacità produttiva se sarà necessario per soddisfare la domanda.

A proposito di assicurativi, da segnalare l’accordo tra UnipolSai (+0,5%), Bper (-0,6%) e Società italiana flotte aziendali, finalizzato alla realizzazione di un progetto industriale nel settore del noleggio a lungo termine, anche attraverso la fusione per incorporazione di Sifa nella controllata UnipolRental.

Agenda macro: Regno Unito e Giappone

Guardando al resto dell’agenda macro, da segnalare la crescita nel quarto trimestre (+0,1%) dell’economia britannica, che evita così la temuta recessione del 2022. Il Fmi aveva dichiarato a gennaio che il Regno Unito sarebbe stata l’unica economia del G7 a subire una contrazione nel 2023: da quel momento i dati economici sono stati più forti rispetto alle attese degli analisti.

In lieve aumento la disoccupazione in Giappone: +2,6% a febbraio, oltre il 2,4% del mese precedente e delle stime degli analisti. In aumento oltre le aspettative la produzione industriale nipponica: +4,5% mensile a febbraio, un forte rimbalzo rispetto al -5,3% di gennaio e superiore al +2,7% del consensus.

E a proposito di Asia, è di nuovo tensione tra Pechino e Taiwan: nove aerei cinesi avrebbero attraversato la linea mediana dello Stretto durante pattugliamenti di preparazione al combattimento, secondo quanto riportato dal ministero della Difesa dell’isola.

Yellen: il sistema bancario Usa è più forte rispetto al 2008

Una situazione attentamente monitorata dagli Stati Uniti, dove Janet Yellen, segretaria del Tesoro, in un discorso all’associazione nazionale per l’economia aziendale, ha ribadito la solidità del settore bancario americano.

“Dobbiamo chiederci se la deregolamentazione non sia andata oltre i limiti e riparare le crepe nel perimetro regolatorio che i recenti shock hanno rivelato -ha detto Yellen- il sistema bancario è significativamente più forte di quanto fosse prima della crisi finanziaria globale, come dimostra la relativa stabilità dell’ultimo mese”.