Il Presidente di Cassa Depositi e Prestiti, premiato presso l’Università Bocconi di Milano, succede a Guido Barilla, vincitore nel 2022

Insignire una personalità per «l’entusiasmo nel coniugare Conoscenza e Intrapresa» e invitare i giovani a vivere un grande momento di Memoria «perché certe tragedie possano non ripetersi mai più»: sono questi gli obiettivi del Premio Parete, giunto quest’anno alla sua settima edizione, la cui Cerimonia di Premiazione si è tenuta, come da tradizione, presso l’Aula Magna dell’Università Bocconi di Milano, martedì 21 novembre. Il riconoscimento, nato nel 2017, è ispirato alla memoria della vita e dell’impegno del Finanziere abruzzese Ermando Parete. Sopravvissuto alla tragedia della Shoah, dal 2004 e fin quasi alla scomparsa del 2016, Parete ha trovato il coraggio di raccontare l’orrore vissuto, come monito perché non riaccadesse.

Il tutto unito a quella visione fiera di appartenente al Corpo della Guardia di Finanza, volta a incoraggiare le giovani generazioni a superare le difficoltà, anche le più terribili, con «entusiasmo del vivere e voglia di fare». Con questi principi ha visitato scuole e università, incontrando ragazzi di tutta Italia. Il Premio Parete 2023 è andato al manager bresciano Giovanni Gorno Tempini, dal 2019 Presidente del Consiglio di Amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti (CDP), di cui è stato Amministratore delegato da maggio 2010 a luglio 2015. Dal 28 novembre 2019 è Presidente di CDP Reti S.p.A. e dal 2 aprile 2020 opera anche in qualità di Presidente di CDP Equity S.p.A. È Presidente del Consiglio di Amministrazione di FILA S.p.A. da agosto 2019 e fa parte del Consiglio di amministrazione di Avio dal 2017 (riconfermato nel 2023). È professore all’MBA Program della SDA Bocconi School of Management e professore a contratto di Finanza alla Bocconi di Milano, ateneo in cui si è laureato nel 1987.

È stato Presidente di Fondazione Fiera Milano da settembre 2016 a luglio 2019 e il 30 maggio 2022 è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere del Lavoro. Il vincitore è stato scelto all’unanimità dal Comitato Scientifico del Premio Parete e annunciato nel maggio scorso nella Caserma Ermando Parete della Guardia di Finanza di Pescara. Il nome di Gorno Tempini succede a quello di altri importanti imprenditori e innovatori come Guido Barilla, premiato nel 2022, Alberto Bombassei (2021), Giorgio Armani (2020), Giovanni Tamburi (2019), l’ex ministro per l’Innovazione Vittorio Colao, premiato nel 2018.

Con l’obiettivo di valorizzare i giovani talenti abruzzesi che studiano presso l’Università Bocconi, sostenendone gli sforzi anche economici, il Premio assegna ogni anno una borsa di studio che prevede l’esonero parziale dalla retta universitaria dell’intero biennio di Laurea Specialistica. Al termine della cerimonia è stato proclamata assegnataria della borsa 2023 Daniela D’Ignazio, iscritta al I anno del Corso di Laurea Magistrale in Economics and Management in Arts, Culture, Media and Entertainment (ACME). All’evento hanno partecipato Antonella Carù, Prorettrice dell’Università Bocconi; il Generale di Corpo d’Armata Fabrizio Carrarini, Comandante Interregionale Italia Nord Occidentale della Guardia di Finanza; il Comandante Provinciale Milano, Generale Francesco Mazzotta, il neo Comandante Regionale Abruzzo, Generale Germano Caramignoli, il Procuratore Generale di Milano Francesca Nanni, membri del Comitato Scientifico del Premio come Giovanni Tamburi, il Presidente della Comunità Ebraica di Milano Walker Meghnagi, il Vice Presidente Associazione ex Deportati Aned Maurizio Barbarello, il figlio di Ermando Parete e promotore dell’iniziativa Donato Parete.