Saranno preseti i principali banchieri centrali, a Jackson Hole. Ma anche investitori, economisti, esponenti dell’amministrazione Biden e giornalisti. L’appuntamento è alle 16, orario in cui Jerome Powell, presidente della Fed, terrà il suo discorso. Il momento più atteso dal mercato, oggi, ma forse di tutta l’estate, tradizionalmente è questo.

L’anno scorso a Jackson Hole Powell annunciò il cambio di rotta della Federal Reserve, da colomba a falco. Nel 2014 Mario Draghi, allora presidente della Bce, anticipò le linee del Quantitative Easing, che poi fu la traduzione concreta del “Whatever it takes” pronunciato due anni prima.

Forte pessimismo delle famiglie tedesche, aspettando Jackson Hole

Le borse europee avviano gli scambi moderatamente positivi. Si aspettano la conferma che la banca centrale americana rimanga severa nella sua stretta monetaria. Probabile che non verrà esplicitamente indicato il taglio di 75 punti base a settembre, sarebbe il terzo consecutivo, tuttavia sono tanti gli analisti che ritengono scontato un rialzo del genere.

Intanto l’Europa fa i conti con l’indice di fiducia dei consumatori in Germania, il Gfk che, al contrario dell’Ifo, che misura la fiducia delle aziende) è decisamente più negativo delle aspettative: -36,5 a settembre (grafico sotto) contro il -31,8 atteso e il -30,9 di agosto. Insomma, il pessimismo imperversa tra le famiglie tedesche. Ma anche l’Italia non se la passa meglio.

Hedge Fund scommettono 39 miliardi contro il debito italiano

Giovedì il Financial Times ha aperto sul proprio sito online con gli hedge fund che hanno scommesso la cifra più alta contro i futures del btp decennale, circa 39 miliardi di dollari, mossa giustificata dal fatto che il paese è tra i più esposti alla crisi del gas con un debito pubblico maggiore rispetto agli altri paesi periferici anche in virtù del fatto che la Bce sta allentando gli acquisti dei titoli di stato, in aggiunta a una situazione politica perennemente incerta.

Société Generale: spread italiano a 300 entro fine anno

Dopo un’ora di contrattazioni, Piazza Affari sale dello 0,3% a 22.521 punti, stesso guadagno per Francoforte, 13.318 punti, e per Parigi, sui 6.400 punti. Rialzo per Madrid dello 0,4%, a 8.218 punti. Scende lo spread a 227 punti base, mentre il rendimento del decennale si riporta sul 3,6% dopo il lieve calo della vigilia al 3,5%. Movimenti che dunque non hanno risentito della notizia del Financial Times. Anche se Société Generale prevede che il differenziale di rendimento tra btp e bund possa arrivare fino a 300 punti entro la fine dell’anno.


Grf Ftse Mib by Borsa Italiana

Tim è il titolo più comprato del Ftse Mib dove il generale brilla il comparto delle telecomunicazioni: +2,3% dopo i forti ribassi di queste settimane. Bene anche i bancari, con Unicredit in aumento dell’1,4% e Banco Bpm +1,1%. Vendite su Campari dopo il rally di giovedì in scia alle nuove acquisizioni: -1,5%.

Gas sotto i 300, petrolio su, euro dollaro sotto la parità

Sui recenti rialzi del gas europeo, che oggi torna sotto i 300 euro per megawattora, in calo del 7,9% (grafico sotto), si sta concentrando in questi giorni la politica, al lavoro per trovare una formula che garantisca un tetto del prezzo del metano quantomeno proveniente dalla Russia. Ma a incidere sui costi c’è anche la siccità e alcuni guasti segnalati alCaspian Pipeline Consortium presso un terminale del Mar Nero.

Sul fronte del petrolio, il greggio Wti è salito sopra i 93 dollari al barile e conclude la settimana in rialzo, sostenuto da una prospettiva di offerta più ristretta dopo i potenziali tagli alla produzione annunciati dall’Arabia Saudita da parte dell’Opec+, che hanno così contrastato le aspettative di un ribasso ulteriore del prezzo in vista di ritorno delle esportazioni di petrolio iraniano.

Euro dollaro ancora galleggiante sulla parità, al momento il cambio è 0,9975 (grafico sotto) con il biglietto verde che consolida area 108,6 sul proprio indice principale. Debole la sterlina, 1,1781 e in calo dello 0,4%.