Trimestrali in primo piano:  Tesla non raggiunge gli obiettivi e zavorra i futures di Wall Street (Nasdaq -0,7%). Hermescresce grazie al pret-a-porter e sostiene Parigi. Brunello Cucinelli vola a Piazza Affari. Poi c’è il settore high tech giapponese che ostacola il consolidamento delle ultime due sedute sulla borsa di Tokyo, chiusura in ribasso dello 0,9%.

L’indice dei prezzi alla produzione in Germania pareggia un nuovo record, negativo ovviamente: su base annuale, a settembre, il dato è pari a +45,8% (grafico sotto) secondo l’ufficio statistico Destatis. Infine, l’Unione Europea si prepara allo scontro sul price gap al Consiglio Ue, l’ultimo di Mario Draghi. E per le borse del vecchio continente è di nuovo buio pesto.

Piazza Affari apre in calo: -0,12%, a 21.454 punti. Francoforte perde lo 0,4% a 12.741 punti. Madrid scivola dello 0,19% a 7.570 punti. In controtendenza Parigi: +0,3% grazie ai conti sopra le aspettative di Hermes, lusso, e infatti il titolo guadagna fino al 4% ai massimi di agosto.

Londra negativa, tensione massima sul governo Truss

Negativa anche Londra, -0,4% a 6.898 punti. Nella prima ora di scambi i mercati tendono al peggioramento, così come anche i rendimenti a partire proprio da quelli inglesi: il Gilt a 10 anni risale al 3,96% dopo che la Bank of England ha annunciato per il primo novembre l’avvio del quantitative tightening senza ulteriori rinvii.

Ancora tensione massima sul governo guidato da Liz Truss: “Sono una combattente che non si arrende” ha detto rivolta ai colleghi legislatori alla Camera dei Comuni, tuttavia la premier rimane sotto pressione per le sue dimissioni, anche a seguito della perdita di un altro pezzo importante del suo esecutivo: il ministro degli Interni Suella Braverman.

Guardando agli altri titoli di stato, il btp italiano rende il 4,8% (grafico sotto) ai massimi della settimana. Il bund tedesco il 2,4% e aggiorna il record negativo da settembre 2011 (vivace anche lo spread, di nuovo sopra i 240 punti) e anche il treasury Usa decennale, con un 4,12% di rendimento, segna un nuovo massimo da giugno 2008.

Trimestrali: Tesla, obiettivi mancati ma +56% rispetto a un anno fa

Come detto, il terzo trimestre di Tesla non ha rispettato le aspettative: il fatturato, pari a 21,45 miliardi di dollari, in crescita rispetto a un anno fa (+56%) è al di sotto dei 21,96 miliardi previsti dai dati Ibes di Refinitiv. Elon Musk, che vede già ora segnali di recessione sia in Cina che negli Stati Uniti, oltre che un atteggiamento delle banche centrali eccessivamente aggressivo (tradotto: i tassi d’interesse stanno aumentando in maniera eccessiva), alla domanda su come se la caverà  Tesla ha risposto: “Siamo molto attivi, con la pioggia o con il sole. Non abbiamo ridotto la produzione in modo significativo, recessione o non recessione”.

Trimestrali: utili ok per Brunello Cucinelli: in borsa +10%

A proposito di trimestrali, in Europa focus anche su Kering, L’Oreal, Pernod Ricard, Vivendi, Akzonobel, Abb, Nokia e Volvo Group, mentre in Italia si guarda agli utili di Mediobanca e Brunello Cucinelli. Proprio la compagnia del lusso segna a Piazza Affari un +10% grazie a ricavi in crescita del 28% anno su anno a 642 milioni di euro. Jefferies ha alzato il giudizio sul titolo a buy (target price a 62 euro).

Sul Ftse Mib meglio di Cucinelli fa Saipem, +12% (e infatti Milano, dopo Parigi, è la meno peggio in Europa), grazie al contratto chiuso con Qatargas per un valore di circa 4,5 miliardi di dollari riguardanti due complessi offshore di compressione di gas in Qatar. Positivi anche Tenaris, Unicredit (che si prepara a cedere 500 milioni di Npl e Utp entro la fine dell’anno) ed Eni, con guadagni che oscillano tra l’1,7% e l’1,1%. Vendite su Iveco, -1,9%, ed Enel, -1,8%.