Fiducia. I mercati provano a confermare il rimbalzo della vigilia (ne abbiamo parlato qui) alzando ulteriormente l’asticella rispetto ai massimi segnati nell’ultima sessione, dopo la seduta tonica di Wall Street da parte del comparto bancario, sostenuto dal +53,7% di First Citizens Bank, che ha siglato l’accordo per acquisire gli asset della Svb (qui parliamo di cosa è successo a Silicon Valley Bank). Fiducia dunque nel sistema bancario americano. Anche in virtù di quanto riferito dalle autorità nel weekend circa la possibilità di espandere uno schema di prestito di emergenza ad altre banche in difficoltà come First Republic Bank.

Piazza Affari e gli altri indici europei ripartono da qui. Per il Ftse Mib partenza positiva: +1,05% a 26.477 punti con un gap up di circa 170 punti. Francoforte non è da meno: +1,1% a 15.256 punti mentre Parigi cresce dell‘1%, a 7.151 punti.

Lo spread rimane sotto quota 185 punti, in lieve rialzo il rendimento dei Btp, che ora si muove sopra il 4,1% mentre il Bund tedesco rende il 2,28%. 


Grf Ftse Mib by Borsa Italiana

Storie di borsa: Banco Bpm, Intesa, Leonardo

Tra i titoli bancari da monitorare c’è Banco Bpm (+1,8%) il patto tra le Fondazioni e Casse previdenziali azioniste ha arrotondato al rialzo la quota di partecipazione all’8,33% (prima era dell’8,28%). Occhio a Intesa Sanpaolo (+1,5%), perché l’ad Carlo Messina ha maturato compensi per 7,2 milioni lo scorso anno, comprensivi di un bonus in contanti e azioni della banca da 4,6 milioni: il tutto verrà corrisposto nell’arco di alcuni anni.

I conti di Leonardo (+0,09%) hanno premiato il titolo nella seduta della vigilia: raddoppiati ebit (e 75 milioni di euro) ordini (1,2 miliardi) della partecipata Mbda Italia, per un portafoglio consolidato pari a 22,3 miliardi di euro.

Il comparto utility e quello energetico registrano la migliore partenza, con Italgas e Recordati che segnano guadagni rispettivamente del 2,7% e del 2,9%. 

Elettrico e 2035: l’Europa pronta a dire sì alla proposta della Germania

Volatilità attesa da Iveco (+0,9%), nel giorno in cui l’Europa dovrebbe votare definitivamente il via libera allo stop dei veicoli nuovi a combustione dal 2035 con l’eccezione degli e-fuels fortemente sostenuti dalla Germania. L’amministratore delegato Gerrit Marx, ha definito “semplicemente stupidi” gli standard Euro 7, che rendono più rigidi i limiti di emissione degli inquinanti dei veicoli, tra cui gli ossidi di azoto e il monossido di carbonio, a partire dal 2025 nell’Unione Europea. Marx ha inoltre aperto all’idea di un’acquisizione, prendendo in considerazione la vendita di una o un’altra parte del gruppo Iveco.

Fuori dal Ftse Mib, riflettori sul gruppo Gedi, che ha ricevuto da Banca Finint un’offerta finalizzata all’acquisto delle testate il Corriere delle Alpi, il Mattino di Padova, il Messaggero Veneto, la Nuova di Venezia e Mestre, Il Piccolo, la Tribuna di Treviso e Nordest Economia (ve lo abbiamo anticipato qui mentre per un approfondimento più ampio su cosa si muove nell’editoria clicca qui).

Agenda macro: fiducia imprese Francia e Italia

Fiducia è la keyword per le banche. Fiducia è anche al centro del calendario macroeconomico di questa mattina. Con il clima delle imprese manifatturiere in Francia, 104 punti a marzo, migliore del 103 di febbraio ma al di sotto dei 105 attesi dal mercato, seguito da quello delle imprese (grafico sopra) e dei consumatori in Italia. Lo stesso ci sarà nel pomeriggio per quanto riguarda gli Stati Uniti, in questo senso da monitorare il mercato valutario.

Il dollaro si muove ancora all’interno dei valori mostrati venerdì a 102,6, lo stesso vale per l’euro che però ha oltrepassato la resistenza a 1,08. Occhio alla sterlina, non distante dai massimi di febbraio a 1,2320, perché in mattinata parlerà il governatore della Bank of England, Andrew Bailey.

Barr (Fed): l’impatto del fallimento di Svb minaccia il sistema

Fiducia è anche il messaggio che fino a oggi le istituzioni e le banche centrali hanno cercato di trasmettere agli investitori per quanto riguarda il settore bancario. Ma negli ultimi giorni il sentiment sembra cambiato. Le recenti crisi scoppiate negli Usa sembrano aver accelerato il processo della recessione.

Inoltre, nel suo discorso delle 16 ora italiana, il vicepresidente della Fed, Michael Barr, davanti alla commissione bancaria del Senato dirà che “l’impatto del fallimento di Silicon Valley Bank sembra essere esteso, minacciando l’intero sistema bancario”.

Nel testo preparato per l’audizione e consegnato alla stampa statunitense è scritto anche che “la Silicon Valley Bank ha aspettato troppo per affrontare i suoi problemi. Intendiamo proporre dei requisiti sul debito a lungo termine per le maggiori banche regionali, migliorare gli stress test e studiare dei cambi alle regole sulla liquidità”.