Cancella in tre sedute il rosso del -2,5% giovedì scorso. Riaggancia i 28.000 punti con cui aveva flirtato alla vigilia. Terza seduta di fila positiva, stavolta trainata da Moncler, +2,9%, e Tenaris, +2,7%, che approfittano delle buone performance di lusso e greggio.

Piazza Affari non è l’indice migliore del vecchio continente ma rimane in zona toro, aspettando il dato dell’inflazione americana in uscita mercoledì, dopo il 6,4% confermato dell’indice dei prezzi al consumo in Germania a giugno, che segna l’interruzione della serie di cali da inizio anno.

E così il Ftse Mib chiude a 28.062 punti, con un rialzo dello 0,68%, Francoforte segna +0,75% a 15.790 punti mentre Parigi supera il punto percentuale: +1,07% a 7.220 punti.


Grf Ftse Mib by Borsa Italiana

Petrolio e materie prime tirano la volata

Pesante l’aumento dello spread, che si attesta a quota 177, con un deciso aumento di sedici punti , mentre il Btp decennale riporta un rendimento del 4,4%, stabile invece il Bund tedesco ancora a ridosso del 2,6%.

In generale sono petrolio e materie prime a tirare la volata alle borse del vecchio continente, che seppur in una seduta dai volumi sottili, chiudono tutte con robusti rialzi. Decisivi in questo senso le scommesse sui possibili stimoli del governo di Pechino all’economia cinese, per evitare il rischio deflazione, che hanno contribuito alle quotazioni dei listini del vecchio continente, in scia anche al buon andamento di Wall Street.

A rasserenare gli investitori, nonostante la debolezza dell’indice tedesco Zew, sono arrivate anche le parole del membro del direttivo della Bce, Francois Villeroy: il picco dei tassi è vicino ma servirà tempo per riportare l’inflazione al 2%.

Storie di borsa: Moncler, Stellantis, Interpump e Iveco

Si diceva di Moncler, il migliore tra le blue chip nel giorno in cui la produzione industriale di maggio in Italia su base annua cala del 3,7%, ma risale dell’1,6% su base mensile dopo quattro flessioni consecutive (grafico sopra). Il titolo beneficia di un momento florido per il settore del lusso visti anche i recenti rumors di acquisizioni che riguardano i più importanti gruppi del Cac 40 in Francia. Corrono anche Iveco, +2,29%, e Interpump, +2,31%, di riflesso all’incremento della guidance 2023 da parte di Daimler Truck.

“Dal punto di vista tecnico è un buon ritraccio quello di Interpump, vicino all’area supportiva da cui sta ripartendo, e si tratta del titolo di una compagnia tra le più attive nel mondo nel proprio settore e ancora lontanissima dai massimi” spiega l’analista finanziario e formatore Enrico Gei. 

Seduta più interlocutoria per i bancari: la migliore a fine giornata è Intesa Sanpaolo (+1%), piatta UniCredit. Acquisti anche su Stellantis (+0,5%) dopo che gli analisti di Equita hanno rivisto al rialzo il target di prezzo a 21 euro, confermando la raccomandazione di ‘Buy’ all’indomani dell’incontro tra Carlos Tavares e il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Il manager ha indicato che il gruppo ha un piano per produrre in Italia 1 milione di auto. Negative Prysmian e Finecobank, -0,4%, prese di beneficio per quest’ultima dopo il +13% delle ultime tre sedute (vi spieghiamo cosa è successo qui).