All’euforia iniziale prevale la cautela. E così le borse europee chiudono moderatamente positive dopo la sveglia data dall’inflazione americana, sotto le attese e in calo per il nono mese consecutivo (ne parliamo nel dettaglio qui).

A caldo, gli investitori hanno ipotizzato un interruzione immediata del rialzo dei tassi da parte della Fed già a partire dal prossimo meeting in programma il prossimo 3 maggio. Per poi convergere verso un più probabile aumento di 25 punti base, portando i tassi di riferimento al 5%-5,25%, per poi fermarsi a partire da luglio.


Grf Ftse Mib by Borsa Italiana

Piazza Affari è l’indice migliore tra i principali del vecchio continente: +0,38% a 27.629 punti. Francoforte chiude con un rialzo del +0,3% a 15.704 punti mentre Parigi rimane sostanzialmente invariata: +0,09% a 7.397 punti. Lo spread oscilla appena sopra i 183 punti base, con il rendimento del Btp decennale che rimane in area 4,2% mentre il Bund tedesco sale ancora: 2,3%. Cautela anche a Wall Street: al giro di boa S&P500 +0,2%, Dow Jones +0,3% e Nasdaq +0,06% con il rendimento del t-note Usa che registra forte volatilità, muovendosi al 3,4%.

Banche in rally. Giù Stm. Inflazione e scorte sostengono il petrolio

Tornando a Piazza Affari brillano le banche. Unicredit è il titolo migliore della seduta: +2,6%, seguita da Iveco, +1,9% sulla scia delle positive indicazioni arrivate da Volvo, e Bper Banca: +1,9%. Stmicroelectronics è maglia nera di seduta con vendite pari a -1,6% ancora in scia alle tensioni geopolitiche tra Cina e Taiwan, leader nel settore dei semiconduttori, seguito da Poste Italiane, -0,9%.

Con il dollaro in discesa a causa del dato in calo dell’inflazione Usa, ne approfitta euro dollaro, che sale dello 0,6% e accarezza quota 1,10. Anche l’oro sfiora i 2.030 dollari l’oncia per poi rientrare in area 2.000. Volatilità sul petrolio, sopra gli 82 dollari al barile, complice il dato delle scorte (grafico sotto), che registra un aumento pari a 0,597 milioni di barili nella settimana del 7 aprile dopo due periodi consecutivi in calo: il consensus era pari a 0,583 milioni di barili.