Sospesa per eccesso di rialzo. Con un teorico +29,2%. Promossa a pieni voti dal mercato l’Opa totalitaria di De Agostini su Dea Capital a 1,5 euro per azione per il restante 32,15% del capitale, con l’obiettivo di “delistare” il titolo da Piazza Affari. Ciò nonostante, l’indice milanese si muove debole, aspettando i dati macroeconomici americani del pomeriggio, con i Non Farm Payrolls del mese di novembre. Un altro indicatore chiave per la Federal Reserve, che già ha spiegato chiaramente che un rallentamento della stretta monetaria è prevista per dicembre attraverso l’ultimo intervento pubblico di Jerome Powell. E con il lockdown che volgerebbe al termine in Cina, le borse internazionali potrebbero intraprendere definitivamente il consueto rally natalizio.

Dopo mezz’ora di scambi il Ftse Mib scende dello 0,2% a 24.631 punti. Francoforte è appena sotto la parità: -0,07% a 14.481 punti mentre Parigi perde lo 0,4% a 6.727 punti. Spread sotto i 190 punti, con il btp decennale che consolida i minimi della vigilia in area 3,6% come rendimento mentre il bund tedesco si muove sotto l’1,7%, sui livelli di inizio ottobre.


Grf Ftse Mib by Borsa Italiana

Bene i titoli difensivi, stabili Enel e Juventus

Sono i titoli difensivi i più acquistati, con Diasorin e Amplifon in guadagno di oltre il 2%. Sale anche Nexi dell’1,4% e Generali dell’1%. Scendono gli energetici, ma anche le banche. Tenaris va giù del 3,4%, Eni segna -1,9% con possibili prese di beneficio dopo diverse sedute in rally, all’interno di un andamento comunque lateral-rialzista generata dalla volatilità del petrolio di questo periodo, con la Cina divisa tra i casi di Covid in aumento e le promesse del governo che potrebbe porre fine ai vari lockdown sulle proteste dei cittadini. Nel comparto bancario, si segnala il -2,7% di Unipol e il -1,4% di Bper Banca.

Da monitorare anche Stellantis, che a novembre riporta un +1,5% di immatricolazioni su base annuale. La quota di mercato risulta pari al 30,9%, in calo del 3,9% rispetto alla quota dello stesso mese dell’anno precedente. Il titolo segna -1,26% dopo aver toccato i massimi da agosto alla vigilia. Enel è stabile, sui massimi del 2018, dopo l’annullamento da parte del Consiglio di Stato della sanzione da 93 milioni di euro (poi ridotta a 27 milioni) emessa dall’Antitrust quattro anni fa nei confronti della compagnia energetica (giovedì +2,2%).

Da segnalare anche la tenuta (momentanea) in borsa di Juventus, -0,5% ma ancora laterale ormai da ottobre, sia il giorno dopo l’annuncio delle dimissioni del Cda, sia nella seduta odierna dopo l’annuncio dell’Uefa a mercati chiusi dell’apertura di un’inchiesta per possibili violazioni dei regolamenti sulle licenze e sul fair play finanziario.

Oro in rally grazie al dollaro debole

Sul fronte delle materie prime, da segnalare il raggiungimento dei 1.800 dollari l’oncia dell’oro, che chiude la settimana in netto rialzo grazie anche al dollaro più debole (oggi a 104,5, sui minimi da giugno) per le aspettative che la Federal Reserve rallenterà il ritmo degli aumenti dei tassi di interesse. Gli investitori si sono anche preparati per un rapporto chiave sull’occupazione Usa che potrebbe influenzare le prospettive dei tassi, mentre digeriscono i dati che mostrano che l’inflazione americana è rallentata al minimo di dieci mesi in ottobre.