Partenza debole ma sopra la parità per Piazza Affari e gli altri indici europei. I futures nella notte si sono mossi negativi, a causa dei rinnovati timori per la recessione nel 2023, quasi certa secondo gli economisti intervenuti al World Economic Forum di Davos, in Svizzera. Una recessione che sarà globale, a causa delle tensioni geopolitiche e della stretta monetaria negli Usa e in Europa, per due terzi degli intervistati. Il rimanente un terzo ritiene che la recessione sia “improbabile”.
Piazza Affari in avvio guadagna lo 0,2% a 25.967 punti, sempre più vicina a quota 26.000. Francoforte, dopo i primi minuti sotto lo zero, sale dello 0,08% a 15.146 punti. Piatta Parigi: -0,03% a 7.041 punti. Spread sotto i 185 punti, ancora in calo, con il rendimento del Btp decennale in fase di consolidamento del 4%, così come il Bund tedesco, tra il 2,1% e il 2,2%.
Grf Ftse Mib by Borsa Italiana
Storie di borsa: Eni, Tim, Leonardo, Stm e Stellantis
E a proposito di obbligazioni, le richieste del bond Eni sarebbero vicine ai 2 miliardi e ben al di sopra delle aspettative già nel primo giorno di emissione, secondo fonti vicine al collocamento. Proprio Eni (-0,3%) rimane sotto i riflettori anche a Piazza Affari dopo il -0,7% della vigilia nonostante la scoperta di un importante sito di gas naturale al largo delle coste egiziane. E a breve dovrebbe arrivare l’annuncio di un altro giacimento.
Il titolo più performante in apertura è Leonardo, +4%, che Goldman Sachs vede 11,7 euro con rating da neutral a buy, seguito da Stmicroelectronics, +2,5%, grazie a Barclays che ha avviato la copertura dell’azione con un rating overweight e un target price a 60 euro. Attenzione a Tim(+1,7%) dopo le dimissioni di Arnaud de Puyfontaine.
Da seguire anche Stellantis (+0,3%) che con Vulcan Energy Resources ha firmato un accordovincolante per la prima parte di un piano multifase di sviluppo di nuovi progetti geotermici con l’intento di decarbonizzare il mix di energie del sito industriale di Rüsselsheim, in Germania, dove vengono prodotte le vetture DS4 e Opel Astra. La prima fase del progetto, che avrà luogo all’estremità settentrionale dell’area di Vulcan nell’Alta Valle del Reno, comprenderà uno studio di pre-fattibilità eseguito da Vulcan, relativo alla costituzione di impianti geotermici per il sito di Stellantis. Le due società mireranno a produrre energia elettrica pulita e a fornirla alla rete per il consumo sia interno che esterno nel rispetto della legge tedesca sulle energie rinnovabili, producendo al contempo calore da trasferire al sito produttivo di Stellantis.
Europa, i dati macro di oggi
Tra i dati macroeconomici da osservare viene confermata l’inflazione tedesca al +8,6% a dicembre (grafico sotto) dal +10% del mese precedente, ai minimi da settembre. Nel corso della mattinata si attende il dato dell’indice dei prezzi al consumo anche dell’Italia, oltre che lo Zew tedesco e dell’Eurozona.
Cresce oltre le aspettative il numero degli occupati nel Regno Unito: +27mila su base trimestrale nel mese di novembre, stessa crescita di ottobre e sopra il consensus di 5mila posti in più. Stabile il tasso di disoccupazione al 3,7%. Inoltre, secondo il governatore della Banca d’Inghilterra Andrew Bailey l’inflazione nel Regno Unito è destinata a diminuire sensibilmente quest’anno grazie al calo dei prezzi dell’energia, ma la carenza di lavoratori rappresenta un “rischio importante”. La BoE dovrebbe aumentare i tassi di interesse per la decima volta consecutiva all’inizio del mese prossimo e la domanda principale per gli investitori è l’entità dell’aumento, dato che la banca centrale cerca di bilanciare il rischio di recessione e la necessità di combattere l’inflazione.
Storie di borsa: Eni, Tim, Leonardo, Stm e Stellantis
E a proposito di obbligazioni, le richieste del bond Eni sarebbero vicine ai 2 miliardi e ben al di sopra delle aspettative già nel primo giorno di emissione, secondo fonti vicine al collocamento. Proprio Eni (-0,3%) rimane sotto i riflettori anche a Piazza Affari dopo il -0,7% della vigilia nonostante la scoperta di un importante sito di gas naturale al largo delle coste egiziane. E a breve dovrebbe arrivare l’annuncio di un altro giacimento.
Il titolo più performante in apertura è Leonardo, +4%, che Goldman Sachs vede 11,7 euro con rating da neutral a buy, seguito da Stmicroelectronics, +2,5%, grazie a Barclays che ha avviato la copertura dell’azione con un rating overweight e un target price a 60 euro. Attenzione a Tim(+1,7%) dopo le dimissioni di Arnaud de Puyfontaine.
Da seguire anche Stellantis (+0,3%) che con Vulcan Energy Resources ha firmato un accordovincolante per la prima parte di un piano multifase di sviluppo di nuovi progetti geotermici con l’intento di decarbonizzare il mix di energie del sito industriale di Rüsselsheim, in Germania, dove vengono prodotte le vetture DS4 e Opel Astra. La prima fase del progetto, che avrà luogo all’estremità settentrionale dell’area di Vulcan nell’Alta Valle del Reno, comprenderà uno studio di pre-fattibilità eseguito da Vulcan, relativo alla costituzione di impianti geotermici per il sito di Stellantis. Le due società mireranno a produrre energia elettrica pulita e a fornirla alla rete per il consumo sia interno che esterno nel rispetto della legge tedesca sulle energie rinnovabili, producendo al contempo calore da trasferire al sito produttivo di Stellantis.