Cautela sui mercati. Piazza Affari compresa. Aspettando il dato del Pce Usa, importante per la Fed nel calcolo dell’inflazione, e del Pil americano su base trimestrale. Che, stando alle stime, dovrebbe confermare il dato precedente: +2,9%.  Tradotto: crescita costante. Anche se le previsioni ormai allineate da parte di tutti gli analisti per una recessione in arrivo, non si escludono sorprese. E a proposito di sorprese, l’economia britannica si è contratta dello 0,3% sul trimestre luglio-settembre (grafico sotto), peggiore delle previsioni del mercato che davano un calo dello 0,2%. Da segnalare a settembre un ulteriore giorno festivo per i funerali di stato della regina Elisabetta II. Ma è il peggior dato degli ultimi sei mesi.

Spread giù, rendimento Btp sopra il 4,3%

Piazza Affari aggiorna i massimi delle ultime cinque sedute. Tiene i 24.100 punti e rimane a galla grazie a Hera, i farmaceutici ed Eni. Dopo circa mezz’ora il listino milanese guadagna lo 0,2%, indietro rispetto a Francoforte, che sale dello 0,4% a 14.152 punti, e a Parigi: +0,4% a 6.607 punti. Scende ancora lo spread, ora a 207 punti, in lieve calo il rendimento del btp, che viaggia in area 4,3%, e del bund tedesco, che consolida i minimi della vigilia sotto il 2,3%.


Grf Ftse Mib by Borsa Italiana

Storie di borsa a Piazza Affari: Italgas, Tim, Stellantis A2A e Webuild

Si diceva di Piazza Affari. Il titolo più comprato in avvio è Hera, +1,45, seguito da Diasorin, +1,1% e Tim, +1%: oggi il governo incontra i rappresentanti dei principali azionisti: Vivendi e Cdp. Ma nella seconda ora di scambi sono di nuovo gli energetici a emergere, con Saipem (+3,9%) che aggiorna i massimi dell’ultimo mese e Tenaris (+1,4%). Da segnalare alcune operazioni. A partire da quella che vede protagonista Italgas (+0,28%): la controllata Medea, partecipata al 51,85% Italgas Reti e al 48,15% da Marguerite Gas III, operante nella costruzione e gestione delle reti di distribuzione del gas in Sardegna, è entrata nel capitale di Energie Rete Gas, attiva nel trasporto di gas con 142 km di metanodotti regionali in esercizio in Italia. La valorizzazione (enterprise value) del conferimento è pari a 53 milioni di euro.

Da segnalare anche Stellantis, per ora piatta, che ha completato l’acquisizione di aiMotive, e il nuovo accordo di Webuild (+0,9%), con gli amministratori dell’australiana Clough per estendere l’esclusiva. Sempre a Piazza Affari, vendite su Pirelli, -0,6%, Iveco, -0,5%, e Bper Banca, -0,4%.

Non solo Piazza Affari: gas ai minimi in sei mesi. Ecco perché

Scende ancora il prezzo del gas, per il quinto giorno consecutivo: ora il Ttf olandese èscambiato a 92 euro per megawattora, ai minimi degli ultimi sei mesi. L’aumento della generazione eolica, in particolare in Francia, stanno alleviando le preoccupazioni per la carenza, complici le importazioni record di gas naturale liquefatto dagli Stati Uniti. Inoltre, gli impianti di stoccaggio in Germania erano pieni all’87,2% al 20 dicembre, al di sopra della media UE dell’83,2%, che è ancora al di sopra della media stagionale quinquennale. Stabili le forniture dalla Russia attraverso l’Ucraina mentre sul fronte politico, il limite ai prezzi del gas stabilito dall’Ue entrerà in vigore quando i prezzi superano per tre giorni i 180 euro per megawattora.

Petrolio, il prezzo sale sostenuto dall’aumento dei viaggi per le festività

Sul fronte del petrolio, il prezzo del Wti è salito a 79 dollari al barile, quarto rialzo consecutivo. L’aumento dei viaggi per le festività sta andando in qualche modo a contrastare la stretta delle forniture energetiche americane. Gli ultimi dati hanno mostrato che le scorte di greggio degli Stati Uniti sono diminuite di 5,89 milioni di barili la scorsa settimana, molto più delle previsioni di mercato per un calo di 1,66 milioni di barili. Migliorano anche, leggermente, le prospettive della domanda nel principale importatore di greggio, la Cina, poiché il paese sembrava intenzionato a porre fine alla sua rigorosa politica zero-Covid, fornendo misure più favorevoli alla crescita incentrate sul rilancio dei consumi.


source: tradingeconomics.com

Forex: dollaro sotto i 104, oro ai massimi da giugno

Sul mercato valutario, da monitorare il dollaro, sceso sotto i 104, a sua volta sui minimi degli ultimi sei mesi. Incide in questo senso anche la mossa aggressiva della Bank of Japan, che ha alzato il limite superiore della sua fascia di tolleranza sui titoli di stato a 10 anni allo 0,5%, dallo 0,25%. Una mossa di inasprimento monetario arrivato prima del previsto, ma che si allinea alla pressione di tutte le altre banche centrali (Cina esclusa) orientate all’innalzamento dei tassi d’interesse.

Sul dollaro pesa anche l’interrogativo sulla recessione possibile causata proprio dalla stretta monetaria della Fed, la più repentina degli ultimi 40 anni, con il tasso terminale che potrebbe raggiungere il 5,1% l’anno prossimo, superiore a quanto previsto dai mercati. Euro dollaro +0,3% a 1,0636, allineato con i valori della settimana. La debolezza del dollaro ha spinto infine l’oro fino alla resistenza in area 1.820 dollari l’oncia, su valori che non si osservavano dallo scorso mese di giugno.