I segnali di allentamento delle restrizioni per la pandemia in Cina rilassano i mercati in apertura, che si muovono sopra la parità nella prima mezz’ora di scambi. Per poi girare negativi, sul monito di alcuni funzionari della Federal Reserve, nella fattispecie John Williams, presidente della Fed di Ny, che continuano a spingere per un aumento dei tassi d’interesse per un periodo più lungo per ridurre l’inflazione.

Piazza Affari è l’indice più debole in avvio, dove il titolo Juventus crolla con un calo teorico del 9,4%, per poi stabilizzarsi tra il 6% e il 7% di rosso a causa delle dimissioni del Cda presieduto da Andrea Agnelli, dopo che i conti della squadra sono stati oggetto di indagine della Procura e della Consob per ipotesi di falso in bilancio e manipolazione del mercato.

Dopo un’ora di contrattazioni Ftse Mib -0,27% a 24.374 punti. Francoforte -0,09% a 14.370 punti. Anche Parigi è sotto la parità: -0,05% a 6.662 punti. Sono gli energetici a sostenere il listino milanese, complice il rally del petrolio per i segnali che il governo di Pechino ha lasciato intendere sulla gestione della politica zero Covid. Erg, all’esordio nel Ftse Mib al posto di Atlantia, è il titolo più comprato: +1,7%, seguono Tenaris, +1,5%, Eni +1,2%  e Saipem +1,1% mentre i più venduti del paniere principale sono titoli difensivi come Diasorin, -1,3% e Amplifon, -0,9%. Fuori dalle blue chip, come anticipato, il titolo peggiore è Juventus.


Grf Ftse Mib by Borsa Italiana

Non solo Juventus: rosso per Tim, occhi puntati anche sulle banche

Sotto i riflettori anche Tim, in rosso dell’1,2% dopo l’annuncio da parte del governo di un tavolo di lavoro che entro il 31 dicembre possa contribuire a definire al meglio soluzioni percorribili per massimizzare gli interessi del Paese, delle società coinvolte e dei loro azionisti. Domani è previsto il Cda.

E a proposito di Cda, convocazione per Banco Bpm nella giornata odierna per esaminare il dossier sulla partnership assicurativa nel ramo Danni. Via libera invece per quanto riguarda Bper Banca all’accordo quadro per una partnership con il gruppo Gardant e Amco per la gestione dei crediti deteriorati del gruppo emiliano, che include la cessione fino a 2,5 miliardi di Npe.

Lo spread scende ancora: si muove ben al di sotto dei 180 punti base dopo il 3,96% di rendimento della vigilia, mentre il rendimento del bund tedesco è stabile in area 1,9%. Sul forex, dollaro ancora sopra 106. L’euro appena sotto 1,04 nel cambio con il biglietto verde.

Cina, la situazione

La ripresa della Cina ha riacceso, come detto, il prezzo del petrolio, ma anche gli indici asiatici (Hong Kong +4,2%, Shanghai +3%) sostenuti dal varo di nuove misure di sostegno agli sviluppatori immobiliari. Altri provvedimenti riguardanti la gestione della pandemia potrebbero essere annunciati a breve nel corso della conferenza stampa che uno degli organi di governo di Pechino ha indetto ieri. Tutte su le società immobiliari, con rialzi superiori al +10%, dopo che il soggetto di regolamentazione dei mercati finanziaria ha rimosso il divieto di finanziamento attraverso la vendite di azioni. Lunedì i nuovi infetti in Cina sono scesi a 38.421, dal record di domenica a 40.052: è il primo calo da nove giorni.