Pronti via e Milano è subito la piazza peggiore d’Europa. Oltre ai timori sul rallentamento globale dell’economia e al rischio recessione, il Ftse Mib è appesantito dal comparto energetico: Saipem entra in contrattazione a -8,2% per poi venire sospesa a -11,2%. Pesante Eni, -2,3% ai minimi da aprile 2021, più moderate le vendite su Tenaris, che cede lo 0,6% su valori che non si vedevano da marzo. In generale il vecchio continente si muove in rosso dopo che il presidente della Fed Jerome Powell ha parlato chiaramente di recessione durante il suo intervento al Congresso. Anche Wall Street ha invertito girando e chiudendo negativo, spaventato dall’espressione: “Recession is certainly a possibility”.

Tutti gli indici europei ai minimi da marzo

Dopo un’ora di contrattazioni Piazza Affari è in calo dell’1,5% a 21.459 punti, per poi ridurre le perdite nella seconda ora (-1%). Stessa contrazione per Francoforte, a 12.938 punti. Parigi registra -1,4% a 5.833 punti mentre Madrid, con un rosso dell’1,18%, si muove sugli 8.050 punti. In forte calo lo spread, che apre a 181 punti base per poi risalire a 194, comunque ben al di sotto della soglia d’allarme dei 200, con il btp decennale che rende il 3,5%, il livello più basso delle ultime dieci sedute. Anche il rendimento del bund respira, appena sotto l’1,5%. Si parlerà di scudo anti spread durante la due giorni del Consiglio Europeo che prende il via proprio oggi a Bruxelles. Presenti, tra gi altri, la presidente della Bce Christine Lagarde e il premier italiano Mario Draghi. 

Grf Ftse Mib by Borsa Italiana

Saipem non convince analisti e investitori

Tornando a Saipem, nelle ultime tre sedute è crollato di oltre il 40% dopo aver annunciato i termini dell’aumento di capitale iper diluitivo da 2 miliardi al prezzo di 1,013 euro, il doppio del valore sul mercato. Mercoledì ha chiuso le contrattazioni con una perdita del 21,5% e 192 milioni di capitalizzazione bruciati. Nella seduta odierna non sembra sia cambiata la trama. Analisti e investitori restano dunque critici, dopo il raggruppamento che prevede una nuova azione ogni 95.

Grf Saipem by Borsa Italiana 

Consiglio Europeo tra spread e gas

Ma il tema più importante sul tavolo è quello del gas. Si lavora a un tetto del prezzo del metano all’ingrosso ma solo nei confronti di quello russo mentre sul mercato il Ttf registra ulteriori aumenti: ora quota 132 euro per megawattora, in rialzo del 3,8% (grafico sotto) mentre il natural gas americano consolida i minimi a 6,75 dollari per Mmbtu, non distante dai supporti in zona 6,5 $. A caccia del rimbalzo il petrolio: Wti sopra i 104 dollari al barile (+0,2%), Brent a ridosso dei 111 $ (+0,2%).

Rame mai così debole da inizio 2021. Ecco il perché

Ancora in fase di lateralità i metalli preziosi, con l’oro che non si schioda dai 1.830 dollari l’oncia e l’argento sotto i 22 $, è il rame a mostrare la volatilità più  importante. Il più correlato con l’andamento economico globale, è sceso al di sotto dei 3,9 dollari per libbra (grafico sotto), il livello più basso dall’inizio del 2021: dal picco di marzo è sceso di oltre il 20% a causa dei crescenti timori che un rallentamento economico globale innescato da un inasprimento aggressivo dei principali le banche centrali e i persistenti focolai di coronavirus in Cina (il primo paese consumatore di rame) smorzerebbero la domanda. Dal lato dell’offerta, i lavoratori del più grande produttore mondiale di rame, Codelco in Cile, hanno iniziato uno sciopero nazionale il 22 giugno per protestare contro il governo e la decisione dell’azienda di chiudere una fonderia in difficoltà.

Euro debole dopo i dati macro relativi al manifatturiero

Sempre inverno rigido per le criptovalute, anche se la seduta odierna vede un tentativo di ripresa, con il bitcoin che resta imprigionato sotto i 21.000 $ ma sale del 3%. Più forti gli acquisti su Ethereum, che prova a riagguantare i 1.100 dollari (+4,7%). Sul fronte valutario euro debole nel cambio con il dollaro dopo i dati relativi al Pmi manifatturiero e dei servizi nell’Eurozona per il mese di giugno, positivi ma inferiori alle attese e alle rilevazioni di maggio: Euro Dollaro -0,7% di nuovo sotto 1,05 (grafico sotto), continua la debolezza della sterlina dopo l’inflazione record: -0,8% a 1,2182.

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