Potrebbe essere la prima chiusura positiva per il Dow Jones dopo sei cali consecutivi. Wall Street cancella le parole di Christine Lagarde e si muove in ripresa grazie alle megacap e sostiene la buona chiusura dell’Europa. Milano brilla più delle altre piazze principali anche se in realtà Madrid sale di un punto percentuale mentre per l’indice italiano si tratta di guadagni appena sopra il mezzo punto percentuale: +0,58% a 27.401 punti. Segue Parigi, +0,43% a 7.216 punti, infine Francoforte: +0,2% a 15.847 punti. Una seduta, quella del vecchio continente, che sembrava fosse iniziata all’insegna dell’ormai consueta incertezza mista a nervosismo.

Botta e risposta Lagarde (falco) – Wunsch (colomba)

Già perché dal Portogallo Christine Lagarde ha parlato e lo ha fatto in questo modo: “Improbabile che la Banca centrale europea raggiunga un picco dei tassi di interesse nel prossimo futuro e non dovrebbe vacillare nella propria lotta contro l’inflazione”. Tradotto: il picco è lontano. Non bisogna mollare la presa sui tassi. E infatti ha aggiunto: “È improbabile che nel prossimo futuro la banca centrale possa affermare con piena fiducia che la fina dell’aumento del costo del denaro sia stato raggiunto. La nostra politica monetaria deve essere decisa riunione per riunione e deve rimanere dipendente dai dati”.

E invece evidentemente il mercato non ci ha messo molto a scontare le parole della presidente dell’Eurotower. Anche perché è seguito, nel pomeriggio, il virgolettato del governatore della banca centrale belga, Pierre Wunsch, decisamente più colomba: “La Banca centrale europea deve accettare di avere una capacità limitata nel fissare l’inflazione esattamente al 2%. Se l’inflazione è al 2,3% e l’economia è debole, non inasprirei ulteriormente la politica monetaria”.

Grf Ftse Mib by Borsa Italiana

Piazza Affari, chi sale e chi scende

Lo spread intanto chiude stabile sui 163 punti base, con il rendimento del Btp ancora al di sotto del 4% mentre il Bund tedesco rende vicino al 2,3%. A Piazza Affari si sono distinte Prysmian (+3,06%) e Poste Italiane (+2,44%), con il mercato che ha premiato il possibile aumento del payout, ipotesi emersa in un’intervista rilasciata dal ceo Matteo Del Fante.
Segno opposto per Diasorin (-4,35%), in una seduta di forti vendite per parte del settore farmaceutico sulla scia di Walgreens Boots Alliance che ha tagliato le stime per il 2023. Debutto incolore per Ferretti (-0,67%), gruppo attivo nella progettazione, costruzione e vendita di yacht di lusso e navi da diporto, che dopo Hong Kong ha avviato le contrattazioni anche a Milano.

I settori bancari, finanziari e petroliferi ignorano Lagarde

Le altre storie di borsa vedono protagonista il settore bancario: Bper Banca +1,89%, Banco Bpm +1,66%, Unicredit +1,43%, Intesa Sanpaolo +1,26% e Mps +1,13%. Tra i finanziari in evidenza anche Nexi +1,84%, Unipol +1,78%, Banca Mediolanum +1,09% e Banca Generali +1,05%.
Giornata di acquisti anche per Inwit +1,11%, Enel +0,94% e Terna +0,92%. Tra i petroliferi, che hanno rallentato con il cambio di rotta del greggio, si è mantenuta in buon rialzo Saipem, +0,77%, che ha annunciato due nuovi contratti nella perforazione offshore per un valore totale di circa 550 milioni di dollari. Segno opposto per Eni (-1,48%), che ha firmato con Perenco l’accordo per la cessione della partecipazione in alcuni permessi petroliferi in Congo, marginali rispetto alla strategia della società energetica nel Paese (valore dell’operazione circa 300 milioni di dollari), con Tenaris (+0,04%) poco mossa. In rosso anche Iveco Group (-1,32%), e Amplifon (-1,16%).