Archiviata la pratica Jackson Hole, gli investitori sono a caccia di nuovi dati economici in grado di indicare una recessione più o meno imminente. La sensazione generale è che ora ci sia meno fiducia nella capacità di valutazione dei governatori delle banche centrali, appurato che né la Fed né la Bce sono stati in grado di riconoscere un’inflazione duratura, definendola per mesi come “transitoria”. Nel pomeriggio è in arrivo l’aggiornamento dell’indice dei prezzi al consumo in Germania (grafico sotto l’ultima rilevazione: +7,5% a luglio), oltreoceano c’è attesa per la fiducia dei consumatori negli Usa e per il dato relativo ai nuovi lavori (Jolts).

Piazza Affari positiva, bund ai massimi da giugno

Banche centrali a parte, in questo contesto il mercato tenta il rimbalzo dopo il recupero della vigilia, formando il pattern tecnico “morningstar” che vale come impulso rialzista su tutte le piazze principali. Milano viaggia con una spinta dello 0,8% a 22.037 punti, Francoforte cresce dello 0,6% a 12.978 punti, il rialzo di Parigi è pari a +0,6% a 6.262 punti mentre Madrid, sul cui andamento potrebbero incidere i dati della mattina relativi all’inflazione spagnola, sale dello 0,7% a 8.045 punti. Spread ancora in area 230 punti base, con il rendimento del btp in area 3,8%. Continua a salire quello del bund tedesco, a conferma che i timori per un fase recessiva vicina della Germania siano reali: +1,5% per il decennale tedesco, ai massimi da giugno.


Grf Ftse Mib by Borsa Italiana

Campari il più acquistato, bene anche Unipol

Campari è il titolo migliore: guadagna il 2,1% ancora in scia allo shopping recente negli Stati Uniti con l’acquisizione di un marchio di whisky americano di lusso. Vanno forte anche Amplifon e Generali, +2%. Quest’ultima ha completato l’acquisizione delle quote di maggioranza delle joint venture di Axa e Affin in Malesia, diventando uno dei principali assicuratori danni del Paese. Acquisti dell’1,9% su Unipol, prima compagnia assicurativa a lanciare la sfida all’ex monopolista Telepass (Atlantia) distribuendo 300.000 dispositivi per il pagamento dei pedaggi ai caselli delle autostrade. Il titolo peggiore in apertura è Saipem, -1,16%, seguito da Leonardo, -0,7%, che ha perso il 25% rispetto ai massimi raggiunti nel mese di giugno, dimezzando di fatto i guadagni dall’inizio dell’anno (circa il 50%).

Gas, il prezzo scende ma mercoledì torna il blocco russo

In attesa dell’interruzione delle consegne in Europa del gas annunciato da Gazprom (durerà tre giorni) i prezzi sono crollati di oltre il 18%, sotto i 280 euro per megawattora dopo il 40% della scorsa settimana. Cruciale quanto dichiarato dalla Germania, che riempirà i suoi impianti di stoccaggi all’85% prima dell’obiettivo di ottobre. Continua a far discutere il ruolo della Norvegia, diventato primo forntiore di gas all’Europa ma che ridurrà le sue esportazioni causa manutenzione di 13 giacimenti e impianti per tutto il mese di settembre, decisione che ha sollevato critiche soprattutto da parte degli altri paesi europei scandinavi.

Petrolio tra taglio dell’Opec+ e offerta dall’Iran

Continua a salire invece il prezzo del petrolio dopo gli oltre 4 punti percentuali di rialzo della viglia. Wti sopra i 97 dollari al barile (grafico sotto) aggiornando i massimi dell’ultimo mese. I mercati continuano a scontare i tagli alla produzione annunciati dall’Arabia Saudita per quanto riguarda l’Opec+ per stabilizzare la volatilità al ribasso. Anche se la sensazione sempre più diffusa è che la decisione deriva dall’imminente aumento dell’offerte dell’Iran, nel momento in cui verrà trovato l’accordo sul nucleare con l’Occidente.

Banche centrali: euro dollaro sulla parità, Bce “disunita” sui tassi

Sul fronte del mercato valutario euro dollaro si è riportato appena sopra la parità (grafico sotto) pur rimanendo estremamente vicino ai minimi degli ultimi vent’anni. Il mercato ha prezzato l’aumento minimo di 50 punti base alla riunione di settembre, tuttavia le prospettive di un aumento di 75 punti sono in crescita: la Bce in questo senso si dimostra disunita nelle valutazioni sull’entità del rialzo dei tassi. il membro del board Isabel Schnabel ha dichiarato che serve tutto il necessario per frenare l’inflazione, mentre il capo analista Philip Lane ha espresso l’esigenza di una politica più moderata.