Banche centrali, a voi la scena. La Fed mercoledì. La Bce giovedì e poi c’è anche la Bank of Japan, venerdì. Sorprese non attese. Almeno sulla carta. Almeno prima che il dato dell’inflazione americana, attesa per martedì, non sorprenda il mercato (le previsioni si attestano al 4,1% per il mese di maggio dal 4,9% di aprile).

In ogni modo, ci si aspetta una pausa sul rialzo dei tassi per quanto riguarda la Federal Reserve (il Cme Fedwatch (a questo link è possibile osservare il grafico) mostra una probabilità superiore al 70% che Jerome Powell rimanga fermo) e un aumento di 25 punti base da parte della Banca centrale europea, che evidentemente non considera di rilievo la recessione tecnica in cui si trova l’Eurozona.

Europa tonica in avvio. Ubs completa l’acquisto di Credit Suisse

In questo senso un possibile nervosismo sui mercati è da mettere in preventivo. Piazza Affari parte con un movimento verso l’alto: +0,5% a 27.304 punti. Risponde per le rime Parigi: +0,6% a 7.259 punti, stesso rialzo per Francoforte, a 16.049 punti. Da segnalare sul Dax tedesco BioNTech che si presenterà in tribunale in Germania per difendersi in una causa di risarcimento danni intentata da una donna che sostiene di aver subito effetti collaterali dal suo vaccino Covid-19, in quello che secondo gli osservatori del mercato è il primo di potenziali centinaia di casi.


Grf Ftse Mib by Borsa Italiana

Anche Zurigo parte tonica: +0,6% nel giorno in cui si completa l’acquisto di Credit Suisse da parte di Ubs, disposta nell’ambito del piano di salvataggio della banca svizzera lo scorso marzo (tutti i dettagli dell’operazione li trovate qui). Si tratta della più grande fusione bancaria dal 2008 che creerà un colosso globale della gestione dei patrimoni. “Abbiamo completato l’acquisizione legale del Credit Suisse” – ha annunciato Ubs nella lettera – parlando dell’inizio di un “nuovo capitolo storico”. Il ceo di Ubs Sergio Ermotti ha avvertito che i prossimi mesi saranno probabilmente “accidentati”, poiché l’integrazione porterà a “ondate” di decisioni difficili, in particolare in materia di occupazione.

Lo spread rimane in area 170 punti, lontano dalla soglia di attenzione con il rendimento del btp decennale stabile al 4,1% mentre il Bund tedesco si muove sotto il 2,4%. 

Banche centrali ma non solo. Storie di borsa: Mps, Tim, Snam, Ferrari

Guardando a Piazza Affari, in avvio Mps prova a rimbalzare (+1,4%) dopo il -10,8% di venerdì. Segue Campari con un rialzo simile e poi anche Unicredit e Stellantis, con guadagni sopra i, +1,1%.

da monitorare Tim (-1,16%, in avvio tra i titoli peggiori) e Snam (+0,3%). Il fondo Usa Kkr ha rafforzato il suo vantaggio nella corsa per assicurarsi la rete fissa e potrebbe aumentare la sua offerta di oltre 2 miliardi di euro.Il valore dell’offerta potrebbe superare i 23 miliardi di euro complessivi, tuttavia anche Cdp e il fondo australiano Macquarie hanno rivisto al rialzo la loro proposta (vi raccontiamo tutto qui). Dal canto suo, Vivendi, primo azionista di Tim, non sembra avere in serbo fumate bianche.

Snam ha scelto Rothschild & Co. e Societe Generale come advisor per una potenziale operazione sugli asset di stoccaggio del gas di Edison. Un occhio anche a Ferrari (+0,9%) dopo la vittoria alle 24 ore di Le Mans.